FURTI NEI CANTIERI, PRESI DUE PREGIUDICATI

C’è voluto anche l’intervento di un elicottero del 7° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano per rintracciare e bloccare gli occupanti di una Lancia Y che questa mattina, a Battipaglia hanno perpetrato un furto asportando da un furgone di un idraulico lasciato in sosta nei pressi di un cantiere, cinque valigette contenenti attrezzature [avvitatori, trapani e martelli pneumatici completi di accessori] per una valore di circa 5.000 euro.Era da tempo che nella città di Battipaglia e nei comuni limitrofi venivano segnalati furti di attrezzature da cantiere. La tecnica era quasi sempre la stessa: individuato il furgone o il camioncino della ditta lasciato in sosta nei pressi del cantiere, i malviventi riuscivano, con mossa fulminea, dopo aver rotto, se del caso, le serrature delle porte del vano di carico, a rubare le attrezzature, generalmente contenute in delle valigette complete di tutti gli accessori. Ed è cosi che una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Battipaglia, alla vista di quell’uomo che armeggiava intorno ad un furgone, ha intuito subito che si trattava di un furto. Anche il malvivente ha però intuito immediatamente che era stato pizzicato ed è cosi che dopo essersi fiondato a bordo della Lancia condotta da un complice è partito a tutta velocità riuscendo, per poco, a far perdere le tracce.Per le ricerche dell’auto è stato richiesto cosi l’intervento di un elicottero che, dopo pochi minuti, ha localizzato l’auto dei fuggitivi sulla corsia nord dell’autostrada Salerno Reggio Calabria. Né è nato un inseguimento da parte delle gazzelle dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, inseguimento che si è concluso allo svincolo di Salerno Centro ove l’auto è stata bloccata. A bordo due pluripregiudicati dell’area napoletana, S.C. 43enne di Napoli e A.T. 53enne di San Giorgio a Cremano, con un curriculum criminale di tutto rispetto. I due sono stati ammanettati e trasferiti al carcere di Salerno, mentre a bordo dell’auto è stata rinvenuta tutta la refurtiva che è stata restituita al proprietario.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro