GARANTIRE I LIVELLI DI ASSISTENZA SANITARIA

La sanità in Campania è ridotta male e servono progetti e scelte difficili per ridare il rango di strumento per tutelare la salute e la vita dei cittadini campani. L’agenda della sanità per il presidente della Regione Campania Vincenzo De luca è fitta di impegni ma soprattutto di risposte da dare ai bisogni del territorio. Dopo la nomina del nuovo Cda della Soresa, la società partecipata regionale che funziona da centrale acquisti per la Sanità, l’avvio della stabilizzazione dei precari e il fondo per le Politiche sociali da 14milioni e 600 mila euro approvato in Consiglio regionale, il governatore attende che il ministero della Salute sciolga le riserve per la nomina, data per imminente, del nuovo commissario per la Sanità regionale. Ma intanto la struttura regionale può contare sull’operato della commissione regionale della Sanità affidata da qualche giorno alla presidenza dell’ex capogruppo dei democratici Lello Topo, forte della vittoria di De Luca alla presidenza della Regione e al consenso elettorale raggiunto alle ultime regionali nel Partito Democratico, è’ stato eletto presidente della Commissione Sanità e Sicurezza sociale. Se da un lato bisognerà gestire piu’ di 220 milioni di tagli dall’altro bisognerà procedere ad una revisione della definizione dei Livelli essenziali di assistenza e delle correlate prestazioni, con particolare riferimento a quelle di specialistica ambulatoriale, con l’aggiornamento tariffario dei ticket.

E mentre si attente l’arrivo di un commissario all’Asl di Salerno alla guida della direzione generale di via Nizza al posto di Antonio Squillante si guarda con attenzione ad una serie di problematiche che se nel passato sono state oggetto di battaglie sindacali oggi potrebbero confluire in un miglioramento della sanità pubblica con un ottimale impiego di mezzi, risorse ed uomini . Piu’ medicina generale, maggiore specializzazione ospedaliera affinchè i cittadini non subiscano una riduzione dei livelli essenziali di assistenza.

Autore dell'articolo: Barbara Albero