GIOCO, CAMPANIA SUL PODIO NEL 2021 PER RACCOLTA: SVETTA SALERNO

Gli italiani sono sempre stati grandi appassionati di giochi in tutte le forme. Da quelli di società ai videogames, passando per le care e vecchie schedine totocalcio e il totip e, per chi se lo poteva permettere, i per i giochi ospitati dai grandi Casinò come quello di Saint Vincent o di Venezia. La rivoluzione, peró, è arrivata dagli Anni 2000, con la nascita dei portali di gioco online, che oggi sta riscuotendo il suo momento di maggior successo. Anche nella regione campana, il gioco a distanza ha scavalcato per introiti e numero di utenti il gioco fisico. Ciò è frutto della bontà del lavoro costante di aggiornamento e miglioramento dei siti di iGaming, che si impegnano quotidianamente a rivedere e implementare il palinsesto di giochi e offerte da mettere online, tra cui il bonus 1000 euro senza deposito su cui è possibile leggere diverse pagine informative su internet. Questo sorpasso è certificato da statistiche puntualmente raccolte ogni anno dal Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, che scatta una fotografia del nostro paese, regione per regione, sui vari settori dell’economia nazionale tra cui quello del gioco.

Il gioco fisico

La Campania è tra le prime regioni in Italia con il maggior numero di utenti e una delle più alte spese pro capite per quanto riguarda il gioco. Innanzitutto, quello cosiddetto fisico, cioè tutti quei giochi che si svolgono nelle sale e nelle ricevitorie come i gratta e vinci, le lotterie o anche le macchinette da gioco. Secondo i dati raccolti nel Libro Blu di Adm, la spesa totale dell’intero settore in Campania nel 2021 è stata di 1.2 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2020 quando la spesa è stata di 1,1 miliardi. Per quanto riguarda la raccolta, invece, questa è stata di 4,6 miliardi di euro. In questo, la Campania, insieme alla Lombardia e al Lazio, è la regione che presenta più punti vendita di “Giochi numerici a totalizzatore”, “Lotterie” e “Lotto”, ovvero il 36,06% sull’intero dato nazionale. Per quanto riguarda le sale bingo, queste sono 25 in tutta la regione, cosa che la pone al secondo posto dopo la Sicilia che ne ospita 28. Sono 3.928, invece, i punti vendita dei giochi numerici a totalizzatore, e 1.925 operatori per il gioco a base sportiva. Ammontano a 4.972 i punti vendita per le lotterie e 3.537 le ricevitorie del lotto. Andando ad analizzare i dati economici del settore, si nota come la maggior parte del gioco fisico in Campania si è svolta su slot e videolottery, dove le puntate sono state pari a 1.531,27 milioni di euro, con il lotto sceso al secondo posto tra i giochi più utilizzati, per il quale sono stati raccolti 1.134,99 milioni di euro, davanti a Lotterie (scommessi 925,33 milioni di euro) e giochi a base sportiva (944,24 milioni di euro).

In totale, infine, i campani hanno puntato 295,24 milioni di euro in scommesse virtuali, 150,85 milioni di euro in giochi numerici a totalizzazione, 117,40 milioni di euro al Bingo, e 26,25 milioni di euro per giochi a base ippica.

Il gioco online

Anche il gioco online ha visto dei numeri consistenti in Campania dove le scommesse sono state di circa dieci miliardi di euro, con una spesa pro capite di 1.666,3 euro. Inoltre su 4,9 milioni di conti attivi in tutta Italia, il 17,5% di essi si trova in Campania, piazzandosi al primo posto sul territorio nazionale davanti alla Lombardia, che conta il 12,85% di nuovi conti aperti e alla Sicilia con l’11,26% di conti aperti nel 2021.

Il gioco a Salerno

Un altro dato interessante è quello della spesa media pro capite per il gioco. In tutta la Campania ogni cittadino ha speso in un anno 2.460 euro tra le giocate fisiche, per le quali si contano circa 794 euro pro capite spesi, e online, con una spesa a testa di circa 1.600 euro. Fra le province campane, dopo Napoli ovviamente per ragioni di densità abitativa e superficie abitata, c’è Salerno per numero di giocate ma anche per numero di slot installate sul territorio. Se Napoli infatti conta 3593 slot presenti, a Salerno sono 2001, seguita da Caserta con 1736 slot, Avellino, dove sono 852, e Benevento, nella quale sono presenti 586 slot. Tutt’altro che trascurabile anche la spesa media pro capite che nel 2021 ha superato i 2.500 euro. Un numero importante se si considera inoltre un paragone con altre province italiane, come ad esempio Eboli nella quale la spesa per il gioco si attesta sui 1.400 euro pro capite all’anno, oppure Battipaglia, dove i cittadini, in media, spendono più di 1.800 a testa.

Autore dell'articolo: Redazione