GIUSTIZIA, IL SALUTO DELLA PRESIDENTE ISIDE RUSSO –

Una cerimonia fuori dai canoni formali, per lasciare spazio ai sentimenti di stima e di amicizia hanno accompagnato, oggi, nell’aula magna della cittadella giudiziaria di Salerno, l’ultimo giorno di lavoro di Iside Russo, la presidente della Corte d’Appello di Salerno, alla cui determinazione si deve proprio lo spostamento del mondo della giustizia dall’ex tribunale alla nuova struttura urbanistica. È uno dei passaggi ricordato nell’ambito degli interventi attraverso i quali colleghi e amici hanno tratteggiato le caratteristiche della Presidente, originaria di Lamezia Terme e dal 2016 a Salerno. Una donna tenace e caparbia, serena ed in grado di coniugare la vita professionale a quella personale: l’ha dipinta così la collega di corso ed amica Margherita Cassano, Primo presidente della Corte Suprema di Cassazione italiana dal 2023 che è venuta a testimoniare il peso ed il valore nazionale che la Presidente della Corte d’Appello di Salerno ha conquistato in ambito nazionale. Ma al di là del profilo istituzionale ricoperto, è stato emozionante ascoltare la testimonianza della donna ed amica. La presidente Cassano non ha infatti evitato di raccontare anche aneddoti di appuntamenti personali nei quali Iside Russo ha mostrato la sua grande attenzione per i dettagli e la sua sensibilità alla cura con la stessa dovizia usata nella vita professionale. Ha parlato di stima, di rigore e lealtà, invece, il procuratore generale Leonida Primicerio con cui Iside Russo ha condiviso alla guida degli uffici giudiziari salernitani sette anni e mezzo. Il mondo giudiziario pervaso da divisioni qui a Salerno ha inaugurato un nuovo corso ha detto Primicerio. La chiarezza delle posizioni, la sincerità tra dirigenti di uffici giudiziari ha caratterizzato i nostri confronti. E nei prossimi giorni questo percorso di vita professionale insieme avrà un altro passo congiunto. Anche Leonida Primicerio sarà il prossimo ad andare in pensione concludendo a Salerno il suo percorso professionale.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro