Quotidianità per tantissime persone, che lo hanno reso ormai un approccio strutturale al lavoro, lo smart working deve essere approcciato con metodo.
Il rischio, in caso contrario, è di non riuscire a dividere in maniera equa vita privata e mondo professionale, rovinando entrambi. La base di tutto? Gli strumenti giusti.
Molti di essi, prescindono dal settore in cui si opera. È Essenziale innanzitutto acquistare un buon laptop. Le specifiche minime, ideali per chi non ha tantissimi progetti da gestire, prevedono la presenza di un processore i7 e di minimo 16 GB di RAM.
Per chi lavora in smartworking, il computer è il principale alleato della produttività e della qualità dell’output lavorativo, motivo per cui è bene non puntare al più economico.
Oggi come oggi, è per fortuna possibile farlo con meno pensieri relativi al bilancio familiare o personale. Per rendersene conto basta citare l’esempio di portali come Topnegozi, dove è possibile trovare diversi coupon sconto Mediaworld, giusto per citare un marchio noto a tutti quando si parla di device tecnologici.
Una volta acquistato il computer perfetto, arriva il momento di scegliere gli strumenti per le videochiamate. Il consiglio è di scaricare almeno i tre più celebri, ossia Google Meet, Zoom, Microsoft Teams.
Pur avendo sott’occhio i numeri degli utenti, non si può sapere a priori quale piattaforma verrà utilizzata di volta in volta, soprattutto se si svolge un lavoro che prevede il contatto con svariate tipologie di aziende.
Dopo questo piccolo focus sugli strumenti base, vediamo alcune dritte da considerare sulla base delle proprie mansioni.
Se, per esempio, si ha il compito di coordinare le performance di un team, è necessario familiarizzare con strumenti di project management come Trello, tool freemium caratterizzato da un’impostazione grafica a bacheche o, giusto per citarne un altro molto famoso, Asana.
Sempre nell’ottica della gestione di team, per rendere i flussi di comunicazione più snelli è possibile fare riferimento a Slack, una delle app di messaggistica istantanea più utilizzate nei progetti di business (si possono inviare comunicazioni sia personalmente ai vari membri del team, sia su canali dove sono presenti più persone).
Un tasto per molti dolente quando si lavora in smart working è la gestione del tempo.
Per farsi amico quello che è il bene più prezioso in assoluto, è utile scaricare app che permettono di utilizzare la tecnica del pomodoro – 25 minuti di focus profondo, 5 di pausa e, dopo aver ripetuto quattro volte questo schema, una pausa di 20 minuti – o di tenere traccia di quanto si dedica alle varie attività.
Ottima per il secondo scopo è Timely, app che considera pure il tempo dedicato a task come la risposta alle mail.