Poteva andare peggio, ma la morale non cambia: per la gara con la Roma Davide Nicola non potrà schierare la migliore formazione possibile. Tuttavia, l’assenza di Emil Bohinen dovrebbe essere circoscritta a quattro partite al massimo. Dopo l’infortunio rimediato col Parma, per il norvegese si temeva l’interessamento del collaterale del ginocchio. Rilevata una lesione parziale, come informa il sito ufficiale del club, con versamento post traumatico. Terapie e cautela: così il norvegese sarà pronto nel giro di tre- quattro settimane e potrà tornare a guidare la mediana granata che ieri ha salutato Mamadou Coulibaly, trasferitosi in prestito alla Ternana. Dagli esami strumentali sostenuti questa mattina da alcuni calciatori granata sono giunte buone nuove per Radovanovic e Bradaric. I due, però, non hanno potuto allenarsi a pieno regime nelle ultime settimane ed il loro impiego domenica sarà preso in considerazione alla luce di quello che dirà il campo in questi giorni di allenamento. Out Jaroszjnski, a sinistra l’alternativa a Bradaric sarebbe rappresentata da Sy, titolare nel primo tempo contro il Parma per poi essere sostituito nell’intervallo da Valencia. Per domenica ci potrebbe essere anche l’opzione Mazzocchi come esterno sinistro, qualora Nicola non volesse rischiare Bradaric e confermasse a destra Kechrida. In difesa, tornerà titolare Gyomber in luogo di Mantovani. Fazio e Pirola sono a disposizione, Radovanovic proverà ad accelerare. Il serbo si è fermato dopo i primi giorni di ritiro ed ha poi ripreso a lavorare a parte. Non ha i novanta minuti nelle gambe, ma sarà un’opzione sul tavolo fino all’ultimo. Inoltre, proprio Radovanovic potrebbe essere al momento l’unico in grado di sostituire Bohinen in cabina di regia. Dipenderà dalle risposte che il serbo darà dal punto di vista fisico. Tra le soluzioni alternative ci sarebbe anche il 3-4-1-2 con Ribery dietro Botheim e Bonazzoli ed un centrocampo imperniato su Lassana Coulibaly e Kastanos. In attesa dei rinforzi, Nicola valuta ciò che ha in casa. La Roma di Mourinho è già in forma e potrebbe schierarsi con un assetto particolarmente offensivo. Giocarsela a viso aperto potrebbe essere la scelta più intrigante.
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