GRANATA CORSARI. CORSI E RICORSI STORICI A VENEZIA

Corsi e ricorsi storici. Venezia si conferma crocevia importante per i momenti importanti della Salernitana. Sia che si tratti di gare d’alta classifica come ieri, sia in coda. Il Penzo raramente ha regalato momenti felici per i colori granata, ma quando lo ha fatto è sempre stato a coronamento di una stagione da incorniciare. L’auspicio è che sia così anche stavolta. La truppa di Castori ieri ha battuto bandiera corsara in laguna grazie ad una doppietta di Anderson, come quella di Rossi nell’anno della promozione (era il 14 dicembre del 1997) con una doppietta di Di Vaio (e rete del 3-0 di Greco) e come anche quella di Pioli 17 anni or sono.

Il campionato cadetto entra nel vivo e la Salernitana è più viva che mai, espugna la laguna e si conferma in vetta alla classifica di serie B con 31 punti ed una media da far ricredere anche i più scettici. La carovana di Beduini di Castori batte il Venezia a domicilio sotto gli occhi di Claudio Lotito presente in tribuna così come fece in occasione dei play out vinti ai rigori poco più di un anno fa.  In Laguna fa praticamente tutto la regina del campionato. Alla doppietta di Anderson nel primo tempo risponde un’autorete di Aya al 90esimo. Primo tempo di marca granata tutto cuore, grinta e ripartenze… letali. Ripresa in cui la capolista abbassa il baricentro, potrebbe colpire ancora in contropiede per poi soffrire un po’ troppo nell’assalto finale. Una vittoria comunque meritata, cercata e conquistata con la personalità di un gruppo granitico. Castori torna al 3-5-2 e si affida ad un centrocampo tutto fosforo e sostanza in cui spicca la qualità di Anderson nel ruolo di mezzala sinistra con licenza di offendere. Sulla fascia destra del centrocampo, l’argentino Casasola è uno stantuffo. Nella prima frazione di gioco bastano due lampi sudamericani ai granata per ipotecare l’incontro. Poco dopo la mezzora, Casasola ruba un pallone a metà campo, s’invola e serve il brasiliano Anderson che dal limite di destro lascia di stucco Lezzerini (34’). Fa freddo in laguna e la rete gela i padroni di casa. Dopo pochi minuti la capolista batte ancora cassa. Casasola verticalizza immediatamente per Anderson che innesca Tutino: l’attaccante si invola, supera Lezzerini, centra il palo e sulla respinta il brasiliano è il più lesto di tutti e innesca la doppietta (38’). Nella ripresa la Salernitana potrebbe addirittura calare il tris più volte con Tutino, ma al bomber stavolta manca l’ultima stoccata (19’ e 33’). Prima della fine Aya devia nella propria porta un tiro di Crnjgoj.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta