Boateng e Manolas celebrano sui social i traguardi europei delle loro ex squadre o dei loro ex compagni, ma alla Salernitana che perde sempre e che è da tempo in B nessuno pensa. Ci si voleva ispirare al modello Atalanta e, forse, sarebbe stato opportuno esplorare e sondare fin nei più reconditi meandri il modello in questione che è prima di tutto fatto di regole e di comportamenti, di identità e di rispetto di valori. Poi, ci sono le ricche plusvalenze ma quelle sono l’aspetto quasi scontato di un sistema di lavoro virtuoso, fatto di sudore e sacrifici, di idee e competenze. Si parte dal basso per arrivare alle stelle e non ci sono scorciatoie, formule magiche o segreti particolari. Se i social e le passerelle a tutti i livelli diventano l’unico punto di riferimento e non si dà sostanza alle parole, non si riempie di lavoro e di fatti concreti tutto ciò che si ostenta sotto la luce dei riflettori, allora alla fine si viene smascherati. E’ questione di tempo, ma poi ognuno torna al suo posto. La Salernitana ha vissuto di allucinazioni, ma non ha mai guardato in faccia la realtà. E s’è accorta troppo tardi anche del pericolo retrocessione che stava correndo, pensando fino a metà stagione che le cose si sarebbero aggiustate, forse senza neanche troppo sforzo. Non è stato così, anzi il castello di sabbia è crollato e le macerie sono evidenti come è evidente il vuoto che regna adesso con la squadra lasciata al suo destino e la proprietà intenta a far di conto. Il modello Atalanta ora è finito in soffitta. Si potrebbe anche rimboccarsi le maniche e ricominciare dalle fondamenta con umiltà, voglia di fare e di imparare. Strada difficile e lastricata di sofferenze, certo, ma anche tanto gratificante se percorsa con dignità fino alla vetta. L’unico traguardo che si intravede ora è la fine del calvario. Juve, Verona e Milan saranno le ultime tre avversarie dei granata. A Torino, domenica, dovrebbe essere disponibile anche l’ex Kastanos. In attacco ancora Ikwuemesi con Tchaouna. Sarà l’ultima all’Allianz dove nello scorso campionato si sfiorò l’impresa. Nel calcio tutto cambia velocemente. Per questo bisogna sempre puntare a migliorarsi. La Salernitana avrà tanto da imparare da una stagione così disastrosa.
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