GRANATA: DUBBI E NOVITA’ PER DOMENICA –

Davide Nicola saluta Salerno e la Salernitana, Paulo Sousa si presenta. Accade tutto sui social in attesa che il neo tecnico parli per la prima volta dal vivo. L’occasione arriverà presto. Sabato, dopo la rifinitura, Sousa incontrerà la stampa per un primo contatto diretto e per presentare la delicata sfida con la Lazio di Sarri, alle prese con una parentesi europea ma molto più concentrata sul campionato perché il quarto posto e la conseguente qualificazione alla prossima Champions fa gola e non poco. Ieri sera, il tecnico portoghese ha parlato della squadra e delle sue idee di calcio con il direttore sportivo, Morgan De Sanctis e con i suoi fidati collaboratori, Migliaccio e Loschiavo. Stamattina, Paulo Sousa era al Mary Rosy per impostare il lavoro per i prossimi allenamenti e per preparare il debutto all’Arechi, fissato per le ore 15 di domenica. Sousa dovrà fare a meno anche di Troost- Ekong, il cui ginocchio è uscito malconcio dalla gara del Bentegodi. In difesa, oltre a Daniliuc, finito in naftalina nelle ultime partite, scalpita Gyomber mentre Fazio potrebbe essere pronto per la sfida interna del 26 di febbraio contro il Monza. L’altra tegola si chiama Dia. L’attaccante lamenta fastidi al polpaccio e potrebbe marcare visita per domenica e, si spera, non per molte altre gare. Con Mazzocchi e Maggiore quasi pronti, Sousa è consapevole che, sebbene con qualche defezione pesante, la sua avventura in granata dovrà cominciare all’insegna della cattiveria agonistica, della voglia di mangiare l’erba, della ritrovata attenzione difensiva e di una più efficace proposta offensiva. Un po’ alla volta torneranno a disposizione calciatori importanti, ma la proprietà e la dirigenza sono convinti che il nuovo allenatore saprà valorizzare tutti i componenti della rosa. Come giocherà la Salernitana di Paulo Sousa forse è ancora troppo presto per saperlo. Di certo, con lui la squadra dovrà imparare ad assumere atteggiamenti tattici differenti nelle due fasi di gioco. Di base, ad esempio, si potrebbe ipotizzare una difesa a tre. Bronn, Daniliuc, Gyomber, Lovato e Pirola si giocherebbero le tre maglie disponibili con Sambia e Bradaric sulle fasce e due mediani in mezzo al campo. Lassana Coulibaly e Nicolussi Caviglia, ma anche Bohinen e Crnigoj saranno valutati con attenzione. Candreva e Vilhena potrebbero appoggiare la punta centrale, Bonazzoli o Piatek, senza dimenticare Botheim. I due trequartisti potrebbero poi diventare rispettivamente esterno alto di destra e sottopunta nel passaggio al 4-4-1-1 che potrebbe essere il modulo scelto da Sousa per la fase di non possesso. Il 4-3-3 della Lazio è collaudato e si esalta quando Immobile è in vena. Contro un modulo del genere, più che sistemarsi a specchio, potrebbe essere determinante avere parità e, se possibile, superiorità numerica nelle varie zone del campo. Il calcio, in fondo, non è un gioco statico, ma dinamico ed occorre grande capacità di leggere le situazioni per poter assumere sul rettangolo verde la strutturazione più funzionale sia rispetto alle mosse tattiche dell’avversario sia rispetto alle proprie caratteristiche ed ai propri obiettivi. Oggi, domani e dopodomani, Paulo Sousa ha tre allenamenti ancora, dopo quello già piuttosto intenso di ieri, per cominciare ad incidere sulla squadra e per presentare in campo una Salernitana che lotti e riscopra il piacere di provare a vincere. Anche contro avversari di prestigio. Lo fanno gli altri, può farlo anche la squadra granata.

Autore dell'articolo: Redazione