GRANATA IN RITIRO A CASCIA. ROSINA E BILLONG DAL GIUDICE

Si torna al passato. In tutti i sensi. A partire dalla sede del ritiro. La Salernitana svolgerà la prima parte del romitaggio “estivo” a Cascia, in Umbria, dal 25 agosto al 5 settembre. A distanza di tre anni dall’ultima volta, i granata tornano nella terra di S. Rita.

A voler essere precisi, Di Tacchio e compagni alloggeranno nella vicina frazione di Roccaporena (nell’omonimo albergo della famiglia Di Curzio, proprietaria di molte altre strutture ricettive tra Cascia e Roccaporena) per poi trasferirsi in navetta sul nuovissimo campo della Country House di Cascia. Per il club granata si tratta di un gradito (e frequente) ritorno nella verde Umbria, meta di pellegrinaggio di fedeli devoti di S. Rita. L’ultima volta nel 2017 con la squadra allepoca affidata al giovane emergente Alberto Bollini oggi selezionatore tecnico della rappresentativa azzurrra under 19.

A quanto pare le uniche problematiche riscontrate (e risolte) erano relative alla presenza di molte altre squadre professionistiche tra Cascia e Roccaporena (il Gubbio di Torrente e la Viterbese da oggi affidata a Maurizi) e tante scuole calcio in quello stesso periodo. Ecco spiegato il motivo per cui i granata pernotteranno a Roccaporena, ma si alleneranno sul nuovissimo campo della Country House di Cascia. Le sedute di carico con pesi e attrezzi, invece, si svolgeranno nell’attrezzata palestra dell’Hotel Margherita sempre a Roccaporena. Facile immaginare che le prime amichevoli di un certo spessore si terranno proprio con il Gubbio, di stanza nella terra di S. Rita proprio in quei giorni.

Capitolo provvedimenti disciplinari e questioni extra calcistiche. La Salernitana si è rivolta al collegio arbitrale per ottenere la decurtazione della retribuzione di parte delle spettanze di Alessandro Rosina. A quanto pare, infatti, il fantasista – che ha vissuto da separato in casa nell’ultimo dei quattro anni di contratto con il club granata – è stato l’unico tesserato a rifiutare la decurtazione di 40 giorni di stipendio per l’emergenza coronavirus. I legali del sodalizio di Lotito e Mezzaroma faranno leva sull’impossibilità sopravvenuta della prestazione per far valere le proprie ragioni. A voler fare due conti, calcolando che l’ingaggio di Rosina era di circa 300mila euro a stagione, in ballo ci sono circa 50mila euro che corrispondono al mese e mezzo in questione. Il pomo della discordia, insomma.

 

 

 

 

Questione Billong. A quanto pare, la Salernitana spinge per la risoluzione dell’accordo con il difensore francese (che ha ancora altri due anni di contratto a cifre faraoniche) dopo averlo “pizzicato” lontano dalla sua stanza e in compagnia nel ritiro di Battipaglia intorno alle due di notte 48 ore prima del match con l’Empoli all’Arechi. Il tutto nonostante le rigide restrizioni anti covid-19. Da allora il calciatore è stato allontanato dal gruppo e messo fuori rosa.

Emerge anche un interessante retroscena per quanto riguarda la squalifica del Team Manager della Salernitana, Salvatore Avallone in occasione dell’amara sconfitta con lo Spezia. Il dirigente ha preso 2mila euro di multa e tre giornate di stop per “aver  colpito con uno schiaffo alla testa un calciatore della squadra avversaria”. Il giocatore in questione era Claudio Terzi. “Premesso che la mia reazione è comunque da censurare – ha dichiarato Avallone sulle colonne del quotidiano il Mattino, ma non è stato bello sentire Terzi dirmi in faccia “ma che lingua parlate a Salerno?”.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta