GRANATA: LA DIFESA E’ IL TALLONE D’ACHILLE

Le regole nel calcio sono poche, ma efficaci. Se applicate. Le squadre che vincono sono quelle che prendono meno gol delle altre. In tutti i sensi, a tutte le latitudini, in tutte le categorie. Sia se l’obiettivo è quello di arrivare primi, sia se è quello di non essere ultimi. Di non retrocedere. Sponda granata, purtroppo, ci si deve orientare sulla seconda casella.

Ebbene i conti non tornano. O meglio tornano, ma fanno male. La difesa granata è la seconda peggiore di tutto il campionato. Con 47 gol sul groppone, in condominio con l’Ascoli, soltanto il Como è riuscito a fare peggio (49 al passivo). Inutile dire che la classifica generale rifletta fedelmente il dato statistico sulla perforabilità dei rispettivi pacchetti arretrati. Copia-incolla anche se si guarda lo score relativo alle prestazioni esterne del pacchetto arretrato granata. Bernardini e compagni restano al penultimo posto nella speciale graduatoria con 28 reti subite, dietro il solo Ascoli che ne ha incassate 33.

Anche con l’avvento di Menichini in panchina le cose non sono affatto migliorate sotto questo aspetto. Nonostante le dichiarate intenzioni del tecnico di badare principalmente a non prenderle, la Salernitana continua ad incassare gol in ciclostile. Basti pensare che nelle sette partite dell’era Menichini, Terracciano ha raccolto la palla nella propria porta per ben 14 volte. La media è terrificante: due reti a partita sono davvero troppe per una squadra che ha come obiettivo la salvezza. A meno che non si sia in grado di farne tre a partita, tanto per intenderci ed anche per mutuare uno slogan di zemaniana memoria. Purtroppo, però, questo non rientra certo nelle corde della Salernitana. Già, l’attacco. A voler snocciolare, per par condicio, il dato del pacchetto offensivo, la Salernitana non è che stia messa poi così male. Sempre in considerazione di quelle che sono le concorrenti, sia ben chiaro. Anzi. Coda e compagni, infatti, figurano tra gli attacchi più prolifici delle squadre in lotta nella zona che scotta. Salernitana e Livorno, infatti, sono le formazioni che hanno segnato più delle altre con 33 reti all’attivo. Il Modena di Crespo, invece, è quello che ha segnato di meno. Volendo tirare le somme tra i due dati, dunque, è fin troppo chiaro che la difesa – intesa come organizzazione di squadra e non certo di reparto – risulta fondamentale per ottenere determinati obiettivi. In buona sostanza, la Salernitana ha dimostrato – di riffa o di raffa – di riuscire comunque a segnare un gol a partita. Questo dice la media. Il problema, però, è che se ne incassa sempre uno in più. E questo porta dritto in lega pro. Per scongiurare lo spettro retrocessione bisogna tamponare l’emorragia difensiva. E bisogna farlo in fretta. Altrimenti sarà sempre più dura.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta