Davide Di Gennaro è rimasto a Salerno per curare il fastidio ai flessori che lo ha costretto a fermarsi a metà della sfida con l’Ascoli ed a saltare le gare con Verona e Cremonese. Il centrocampista milanese, giunto in granata sul gong del mercato, ha mostrato finora solo una minima parte delle sue qualità sia perchè a corto di ritmo partita sia perchè Colantuono non gli ha offerto molte occasioni. Talento, qualità, esperienza non mancano di certo a Di Gennaro che in granata ha giocato sia da regista puro sia da trequartista, mostrando in entrambi i casi le classiche due facce della medaglia per i motivi ben noti: non tanto o non solo per una questione anagrafica, ma soprattutto per lo scarso minutaggio degli ultimi diciotto mesi di carriera, Di Gennaro non ha lo spunto e la brillantezza per poter muoversi tra le linee e di risultare imprendibile per gli avversari; al tempo stesso, Colantuono chiede sostanza e sacrificio a chi giochi davanti alla difesa e l’ex Cagliari è un calciatore più portato ad usare il fioretto che la clava per cui in quella zona di campo bisognerebbe rivedere gli equilibri generali per inserirlo con profitto. Di sicuro, Di Gennaro ha qualità e può dare alla Salernitana quel tocco in più in fase di impostazione che può far tornare a sorridere anche le punte. Alessandro Rosina, invece, ha vissuto una fase a dir poco strana della sua parabola in granata, essendosi trovato addirittura fuori lista dopo la prima giornata di campionato, salvo poi rientrarvi dopo qualche giorno. Dopo essersi curato lontano da Salerno, l’ex Bari e Torino è pronto a tornare in gruppo e potrebbe essere una carta importante per Colantuono, specie se il suo utilizzo fosse ben centellinato. Non deve fare i conti con l’età Francesco Orlando, mancino al pari di Rosina e Di Gennaro, ma molto più giovane e altrettanto voglioso di tornare in campo. Un anno di stop per l’infortunio al crociato, l’ex Vicenza è stato ad un passo dalla Ternana in estate ma è rimasto alla corte di Colantuono. Il modulo adottato dal tecnico granata non prevede esterni d’attacco, ma Orlando potrebbe studiare da seconda punta o, comunque, tornare utile anche in corsa visto che qualche cross ben calibrato farebbe la gioia delle punte. Tre mancini di qualità ai box, tre opzioni importanti per Colantuono che potrebbe trovare in casa risorse preziose per migliorare la qualità del gioco e dare modo agli attaccanti di concludere di più a rete.
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