GREG TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO… INCERTO

Sarà dura, difficile, si giocherà in un clima quasi spettrale, ma la Salernitana dovrà tornare al successo oggi contro il Venezia. Altrimenti anche la categoria sarebbe in discussione. Il match contro i lagunari si giocherà in uno stadio semi deserto per la protesta degli ultras che monta all’esterno dell’impianto di via Allende. La squadra dovrà comunque provare a fare bottino pieno contro i lagunari per mettere un’ipoteca quantomeno sul discorso salvezza. Già, perché con tre sconfitte di fila sul groppone, la truppa di Gregucci adesso deve anche tenere a debita distanza la zona che scotta. Gregucci sa di giocarsi la panchina (in caso di passo falso non è escluso che possa pensare anche alle dimissioni) ed ha deciso di farlo con il suo credo tattico. Complici squalifiche, defezioni e condizioni fisiche precarie di molti elementi della sua rosa, il trainer granata abiura il 3-5-2 e passa ad un 4-4-1-1 camaleontico. Capace di trasformarsi in fase offensiva nel suo canovaccio preferito. Che tradotto in numeri significa il 4-2-3-1. Pucino e compagni avranno il compito di provare a scardinare la retroguardia ospite, innescando – e possibilmente sbloccando – l’ariete Djuric. Toccherà al gigante bosniaco reggere da solo il peso dell’attacco, complice la squalifica di Jallow e l’infortunio di Calaiò. Alle sue spalle agirà Andrea Mazzarani, preferito al giovane Andrè Anderson. L’ex Catania proverà a sfruttare anche le sue doti di tiratore scelto dalla distanza. Ma è a centrocampo che Gregucci ha preparato le maggiori novità. In mediana, infatti, Akpa Akpro e Di Tacchio saranno i centromediani metodisti, “fiancheggiati” da Casasola e Djavan Anderson. I due cursori rappresentano la possibile chiave di volta del match: sia l’argentino sia l’olandese, infatti, avranno licenza di avanzare e possibilmente di offendere in fase di impostazione. In pratica dovranno dare man forte a Mazzarani che si ritroverebbe a ricoprire il ruolo di sottopunta. E siamo alla composizione del pacchetto arretrato. In difesa scelte praticamente obbligate per Gregucci. Con i lungodegenti Schiavi, Bernardini e Perticone fermi da tempo ai box e l’acciaccato Mantovani che ha recuperato, ma non è ancora al top (partirà dalla panchina), l’allenatore si ritrova con gli uomini contati. Davanti a Micai, si piazzeranno capitan Pucino sulla destra, Lopez dalla parte opposta con Migliorini e Gigliotti al centro. La squadra ha sostenuto ieri la seduta di rifinitura al Mary Rosy di Pontecagnano. Poi tutti in ritiro pre-partita. Gregucci come da copione ha fatto vedere al gruppo le immagini salienti delle ultime due partite del Venezia di Serse Cosmi. Nelle fila dei lagunari occhio al grande ex, Riccardo Bocalon passato nella sua Venezia proprio nel mercato di riparazione di gennaio. Nelle fila della Salernitana, invece, non è stato neppure convocato Davide Di Gennaro sebbene da tempo abbia smaltito l’ennesimo infortunio. Fin troppo chiaro che (più di) qualcosa si sia rotto con il club. Sta di fatto che il talento meneghino da potenziale top si è confermato un autentico flop in granata.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta