GUERRA TRA SINDACATI: CGIL, CISL E UIL CONTRO LA FIADEL

Dopo le dovute e necessarie comunicazioni in merito alla convocazione in Prefettura su richiesta unilaterale della FIADEL che coinvolgeva CGIL, CISL e UIL pur non essendo state le stesse in alcun modo coinvolte in tali iniziative, i sindacati intervengono a proposito della proclamazione di sciopero comunicata dalla FIADEL.

E’ doveroso – scrivono i sindacati in una nota congiunta – ricordare le ragioni a base della nostra non disponibilità a partecipare a trattative e/o tavoli sindacali che vedono la presenza della sigla FIADEL, ovvero l’inconciliabilità con il nostro modus operandi, in quanto una piattaforma di rivendicazioni e/o trattative per essere unitaria necessita di una visione unitaria di politica sindacale, dove le modalità di informazione e confronto con i lavoratori devono essere trasparenti e realistiche e non populistiche e demagogiche perché ciò sarebbe solo cagione di confusione per le vertenze in atto con gravi ripercussioni sui diritti dei lavoratori.

La missione di un Sindacato, degno di questo nome, è la tutela esclusiva degli interessi contrattuali dei propri assistiti e non beceri obiettivi personali o di carriera.

Le scriventi, confederali e firmatarie di contratti collettivi nazionali, sono da sempre in prima linea nelle lunghe e difficili battaglie che si sono dovute affrontare nel settore ambientale con il ciclo dei rifiuti punta di climax per criticità.

Siamo stati attori protagonisti nel difficile e tortuoso percorso che ha prodotto l’attuale legge regionale di riordino del ciclo dei rifiuti (L.R. n.14/2016), il cui risultato storico è stato la salvaguardia dei livelli occupazionale di tutti gli addetti aventi diritto, con il risultato storico del riconoscimento del diritto alla ricollocazione dei lavoratori dei Consorzi di Bacino, delle loro società Partecipate e dei lavoratori interinali attualmente alle dipendenze della Salerno Pulita S.p.A. nonché di tutti quegli addetti che all’atto dell’approvazione della legge avevano maturato 5 (cinque) anni di attività lavorativa continuativa nei servizi della raccolta differenziata e dello spazzamento.

Nessuna opposizione alla proclamazione dello sciopero, istituto sacrosanto e da rispettare perché acquisito con lotte durissime e sanguinose nei decenni passati, ma che va utilizzato nel pieno rispetto delle leggi e delle procedure con protezione assoluta del lavoratore da eventuali atti disciplinari se le stesse aggirate o non rispettate.

Ribadiamo tutto il nostro impegno al fianco dei lavoratori sulle vertenze tuttora aperte ma sempre con l’ obiettivo alto dell’impiego degli strumenti di lotta più efficaci e rispettosi delle norme vigenti”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa