I FEDELISSIMI DI CASTORI. SI PUNTA SULL’USATO-SICURO

Tomas Kupisz è il primo della lista dei fedelissimi di Castori. Il polacco ha lavorato alle dipendenze del trainer granata dal 2017 ad oggi. A Cesena l’esterno destro abbinò 4 gol e 4 assist in trentuno partite di campionato che gli consentirono di iniziare a far circolare con una certa insistenza il suo nome nel panorama della serie cadetta. Poi nel 2019-20 la nuova chiamata da parte di quello che è diventato il suo mentore, questa volta a Trapani. In Sicilia, prima dello stop dei campionati, Kupisz ha collezionato 18 gare, 1 gol e 2 assist.

Ma oltre ai numeri veri e propri, la qualità che da sempre apprezza Castori è la capacità di percorrere un’infinità di chilometri lungo la fascia senza quasi mai mostrare segni di cedimento. Gli stessi segni che chiede ad Andrea Schiavone. Altro uomo di fiducia. Tutto è iniziato a Cesena sempre nel 2017-18, con il playmaker scuola Juventus che chiuse il torneo cadetto con trentaquattro partite a referto e anche 4 gol realizzati. Ma più che la vena realizzativa, che comunque farebbe comodo, a Castori servirà una precisa regia in mediana. Del resto a ognuno il suo ruolo. Come nel caso di Mamadou Coulibaly che ha nelle sue corde grinta e inserimenti. Il centrocampista di proprietà dell’Udinese è un altro calciatore che rientra nella famosa lista dell’usato-sicuro. A differenza degli altri, con il senegalese il feeling è fresco e recente. Parliamo della seconda parte della stagione 2018-19 quando si dimostrò un motorino instancabile con indosso la maglia del Carpi (sedici presenze e anche 2 gol). Un ritmo mantenuto costante anche a Trapani nell’ultima edizione della Serie B, anche in quella circostanza il tecnico marchigiano fece il suo nome nel corso del mercato di riparazione (diciassette presenze e 3 gol).

Proprio in terra siciliana Castori ha altri due pupilli. Ma se per Gregorio Luperini (trenta gare e 5 reti l’anno scorso) le gerarchie sembrano vederlo attualmente distaccato dagli altri, per Marco Carnesecchi tutto o quasi dipenderà dalla disponibilità (che oggi manca) dell’Atalanta a volerlo cedere in prestito. Ma ormai da quando è tornato a Salerno l’allenatore granata ha imparato ad avere pazienza. Molta pazienza. Decisamente differente da quella di Lamin Jallow che è pronto ad uscire dalla lista di Castori. Nonostante nel 2017-18, sempre a Cesena, mise in mostra il meglio di sé con 11 gol in trentacinque gare, il gambiano è ormai deciso a salutare tutti per trasferirsi a Reggio Calabria.

 

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta