I FORZATI ED I BOCCIATI DEL TURNOVER GRANATA

Turnover doveva essere e turnover è stato, ma ad Ascoli la Salernitana è scesa in campo con una formazione con poche variazioni rispetto a quelle che potevano presumersi alla vigilia. Tuia per Marchi in difesa, Busellato e Zito di nuovo titolari a centrocampo, Caccavallo in prima linea: quattro novità rispetto alla gara con l’Entella non sono pochissime, ma nemmeno tante come, al contrario, Sannino avrebbe potuto, forse voluto, se avesse avuto anche in altri ruoli delle alternative ritenute affidabili. Sulle corsie laterali, ad esempio, ci si aspettava che Vitale, apparso stanco ed appannato nel turno precedente, potesse anche avere la possibilità di tirare il fiato, ma il tecnico di Ottaviano non se l’è sentita di spostare sulla fascia Zito, di fatto l’unico papabile a giocare in quella zona di campo dal momento che Franco non rientra nei piani sebbene sia in lista. Ed ancora, se Zito avesse agito da esterno, a centrocampo la coperta sarebbe stata di nuovo cortissima dal momento che Odjer è partito dalla panchina perchè non al meglio della forma. In mediana, poi, si è registrato l’ennesimo accantonamento di Ronaldo, che sembrava in predicato di trovare spazio in questa fase della stagione ricca di impegni e che, invece, è rimasto ancora una volta in panca. Chissà se il brasiliano troverà posto contro il Pisa, ma l’impressione è che per il ruolo di playmaker Sannino voglia puntare con decisione su Della Rocca che sta trovando il passo giusto di partita in partita, ma che, ove fosse ancora titolare sabato, sarebbe alla terza partita in sette giorni dal primo minuto. Altra bocciatura senz’appello è quella che riguarda Lorenzo Laverone. Sulla destra Improta s’è preso il posto da titolare e lo sta meritando con prestazioni di quantità e qualità. L’ex Cesena potrebbe rendere ancor di più se potesse presidiare maggiormente la metà campo avversaria e non dovesse ricoprire tutta la fascia. Ci vorrebbe, però, qualche accorgimento tattico, un modulo diverso dal 3-5-2 adottato da Sannino. Laverone, che in teoria sarebbe più portato ad agire lungo tutto l’out destro, è rimasto ancora una volta in panca e questo conferma che l’ex Vicenza non sia troppo considerato da Sannino che non si fida delle sue attitudini difensive. Il turnover, insomma, ha imposto a qualcuno gli straordinari ed ha, invece, negato l’attesa chance ad altri. Se in difesa l’ingresso di Tuia appariva fisiologico, va detto pure che siamo alla seconda esclusione di fila dall’elenco dei convocati di Schiavi, bloccato da un virus influenzale prima del match con l’Entella, lasciato a casa per prudenza, vien da pensare, anche ieri ma, se è vero che tre indizi fanno una prova, suonerebbe strana una nuova estromissione per la fondamentale gara di sabato col Pisa di Gattuso. In attacco, poi, Sannino ha ruotato Caccavallo e Rosina accanto a Coda, lasciando in panca Joao Silva e Donnarumma. Nessuno di questi due sembrava stanco, visto che il portoghese ha fin qui giocato solo qualche spezzone dopo la presenza dal primo minuto a Cesena mentre l’ex Teramo era stato riproposto titolare solo sabato scorso quando era stato puntualmente sostituito nella ripresa. Se non una bocciatura, per lui si tratta di una conferma del fatto che Sannino non sia troppo disposto a concedergli spazio e fiducia senza ricevere, evidentemente, in cambio ciò che gli chiede. Col Pisa, però, uno come lui potrebbe servire, eccome. Di sicuro, sabato in panchina andrà il turnover.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto