IL CALCIO VUOLE RIPARTIRE, IL GOVERNO FRENA

Via libera agli allenamenti individuali per le squadre di calcio. La serie A non vedeva l’ora di ripartire, ma non tutti lo faranno da oggi. La Salernitana si prepara, ma non sarà una ripartenza immediata visto che ci vorranno circa dieci giorni per sottoporre a tampone tutti i calciatori. Per giunta, Alessio Cerci dovrà restare due settimane a casa in isolamento volontario dal momento che è tornato ieri dal Lazio. L’ex Toro aveva lasciato Salerno nelle scorse settimane e, dunque, ora dovrà osservare l’iter previsto per chi ritorna in Campania. Il 18 maggio, data fissata per la ripresa degli allenamenti dal DPCM del 26 aprile, Cerci potrà mettersi agli ordini di Ventura. Ripresa a singhiozzo per ora per il calcio che reclamava pari trattamento rispetto agli sport individuali, per i quali da oggi c’è il via libera. Non è tutto, però. Da ieri, infatti, ha preso a circolare con insistenza l’indiscrezione circa un possibile stop definitivo disposto dal Governo per i campionati di calcio. Il Ministro dello Sport, Spadafora, anche nelle ultime esternazioni è rimasto molto prudente per non dire freddo circa la possibilità che il calcio possa ricominciare. Tutto è ancora in alto mare, le incertezze non sono certo state superate. Tra Figc e Governo non c’era stata intesa sul protocollo sanitario proposto nei giorni scorsi e sarà necessaria qualche modifica. Resta, però, il grande dubbio circa la possibilità di ripartire, perchè i pareri di medici e comitato tecnico scientifico non sono per ora mutati. Il calcio ha voglia di ricominciare, ma la prudenza resta d’obbligo. Mercoledì potrebbe essere una giornata chiave.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto