Al Menti senza tifosi. La Salernitana giocherà sabato pomeriggio il derby con la Juve Stabia priva del sostegno dei suoi sostenitori. I gruppi ultras e tutta la tifoseria organizzata hanno deciso, infatti, di disertare la gara del Menti perchè in disaccordo con la decisione del Gos che aveva ristretto ai soli residenti a Salerno la possibilità di acquistare il tagliando per assistere all’atteso match. E, così, anche i tifosi residenti in città, che avrebbero seguito la squadra, hanno deciso di restare a casa in segno di protesta ma anche per dare dimostrazione di unione e soprattutto di solidarietà nei confronti di quella parte estesa della Provincia, discriminata da un provvedimento la cui ratio profonda non è stata resa nota. In molti stanno parlando di discriminazione territoriale i cui estremi sembrano esserci tutti perchè davvero si fa fatica a comprendere i motivi per i quali un tifoso residente a Pontecagnano o a Vallo della Lucania non possa recarsi al Menti. La Salernitana ed il Comune di Salerno si sono prontamente attivate per cercare di capire le ragioni della decisione del Gos e, soprattutto, per provare a farla cambiare. Che la gara del Menti potesse essere meritevole di una certa attenzione sotto il profilo dell’ordine pubblico è un fatto, ma il rimedio trovato appare una classica soluzione di compromesso che scontenta tutti. Gli ultras hanno spiegato ai calciatori la loro scelta di restare a casa, decisione sicuramente dolorosa ma molto matura e sicuramente più rispettosa della passione della gente per il calcio di quelle che spesso i signori del vapore adottano. E’, però, anche vero che spingere una tifoseria a restare a casa è il capolinea di un certo calcio, quello che piace alla gente perchè è della gente. Se uno stadio non è sicuro, se non ci sono le condizioni per poter ospitare anche la tifoseria ospite, il problema è a monte. Nel 2020 una Lega come quella di B che vuole proiettarsi verso il futuro non può non pretendere che le società che partecipano al campionato abbiano impianti idonei, moderni, funzionali. La scorsa estate è stato rinnegato un verdetto del campo in serie C con l’esclusione dell’Audace Cerignola, che aveva conquistato la promozione con pieno merito, proprio perchè il club pugliese non aveva un impianto a norma e la Cavese è stata costretta ad emigrare proprio al Menti di Castellammare per poter partecipare al campionato. Ed allora, se il Menti è idoneo per ospitare gare del campionato di terza serie e di serie B, perchè non lo è per ospitare tifosi della Salernitana residenti in comuni della provincia di Salerno? La tentazione di richiedere uniformità di trattamento per le tifoserie che dovranno venire all’Arechi è comprensibile, sicuramente molto forte, ma va accantonata non solo e non tanto perchè lo stadio di via Allende ha una capienza superiore ed ha ospitato negli anni eventi importanti senza grossi problemi, ma anche perchè si andrebbe proprio nella direzione che oggi più che mai bisogna evitare di prendere. Se è vero come è vero che ai tifosi ed agli appassionati in genere piace il calcio fatto e pensato per la gente e dalla gente, proprio per questo restrizioni, limitazioni, discriminazioni a vario titolo non vanno auspicate per compensare la decisione assunta ieri dal Gos. La sicurezza prima di tutto, su questo non ci sono dubbi, ma il derby meritava una cornice di pubblico speciale. Sabato si giocherà, ma già oggi possiamo dire che il calcio ha perso un’occasione.
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