“Dopo il no agli inceneritori, sugli impianti di compostaggio se c’è da fare qualche forzatura, la faremo”. Con queste parole ieri il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentanto l’approvazione della legge regionale per la semplificazione, in merito all’aspetto che riguarda i poteri straordinari conferiti alle Regione per realizzare gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti. «Vogliamo collaborare con i Comuni, non passarci sopra a carrarmato – dice il governatore La norma approvata ieri è articolata e prevede che gli impianti destinati ai rifiuti e le vie di fuga per le zone rosse del Vesuvio e dei Campi Flegrei diventino «opere di interesse strategico regionale».Su questi interventi la Regione convoca gli enti interessati in conferenze di servizio, lasciando la possibilità ai Comuni di motivare i dissensi in più step. Se dopo 60 giorni non si trova una soluzione condivisa, i progetti «strategici» vanno «all’esame della Giunta regionale che può comunque disporre l’approvazione del progetto motivandone la coerenza con la programmazione strategica regionale».L’attenzione è sulla realizzazione degli impianti di compostaggio per il trattamento della frazione umida dei rifiuti, che sono la bandiera di qualsiasi politica ambientalista. Anche perché la Regione ha rinunciato a nuovi termovalorizzatori, che non sono sostenibili economicamente costando almeno 300 milioni.Gli impianti servono a dimostrare all’Unione Europea che la Campania lavora per evitare altri crisi e annullare la multa da 120mila euro al giorno che si continua a pagare per le varie emergenze del passato. « Dal provvedimento sono state stralciate, grazie a una serie di emendamenti proposti dal presidente della IV Commissione Luca Cascone, tutte le parti che riguardano il governo del territorio (in particolare quelle relative al procedimento per la definizione del Piano paesaggistico, alla riqualificazione del patrimonio esistente sulla base del cosiddetto Piano casa e alle modifiche al Put dell’area sorrentino amalfitana). Numerosi sono stati, infatti, gli attacchi alla maggioranza deluchiana arrivati nei giorni scorsi sia dal centrodestra che dal M5S. P In ogni caso l’esecutivo si è impegnato a convocare “tavoli di confronto, innanzitutto con le forze presenti in Consiglio e con gli operatori, gli amministratori locali e gli stakeholder” per esaminare le norme sul governo del territorio “in maniera organica”. Se forziamo siamo autoritari, se facciamo aperture è una marcia indietro – la tesi di Vincenzo De Luca.
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