IN ATTESA DEI LAVORI, VIA VOLPE CHIUSA AI BUS –

I bus che dalla fermata di Piazza Malta o da Via dei Principati erano soliti percorrere via Volpe da questa mattina hanno dovuto cambiare percorso. Una squadra di operai ha provveduto a piazzare all’inizio del tratto di strada che dal centro riporta i veicoli

in direzione Piazza Casalbore un cartello con l’indicazione che da oggi bus e mezzi pesanti non possono più transitare da Via Volpe dove da oggi e per due mesi sono previsti lavori che interesseranno le fognature per il disappunto dei commercianti della zona che, dopo due mesi circa di chiusura forzata a causa del covid- 19, ora vedono seriamente compromesse le loro attività, specie quelle che devono necessariamente svolgersi fronte strada. Per i bar sarà davvero dura la vita almeno fino a quando non sarà possibile accogliere all’interno dei locali la clientela. Tuttavia, con gli ingressi che saranno comunque scaglionati, chi dovrà attendere il proprio turno all’esterno dovrà convivere con rumori e polvere una volta che saranno cominciati i lavori. E questa mattina non sono mancate scene a dir poco surreali perchè ci sono stati dei bus che hanno dovuto prendere atto del nuovo dispositivo di viabilità in presa diretta, forse perchè i conducenti non erano stati informati. Oggi, comunque, la strada era ancora aperta alle auto. Non hanno riaperto i mercati cittadini, nonostante l’ordinanza regionale di venerdì scorso con cui il Governatore, Vincenzo De Luca, aveva dato l’ok per la ripresa delle attività. I mercatali salernitani hanno deciso di aspettare un’altra settimana così da poter far svolgere con calma le operazioni di sanificazione ed anche per poter organizzare al meglio il lavoro all’itero delle aree preposte. L’ordinanza regionale apriva alla vendita dei prodotti alimentari, ma gli operatori mercatali hanno preferito aspettare il via libera anche per il settore abbigliamento. Dal 18 maggio da Piazza Casalbore a via Robertelli dovrebbe riprendere la vita dei mercati con tutte le precauzioni e le prescrizioni imposte dall’emergenza coronavirus.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto