L’estate è stagione di novità e cambiamenti per la panchina granata. Mai la Salernitana targata Lotito-Mezzaroma ha confermato l’allenatore che aveva chiuso la stagione precedente. Nel 2012, fresco di ritorno in Legapro, il club granata congedò Perrone per puntare sul salernitano Galderisi, poi esautorato dopo poche giornate. All’Arechi tornò Perrone che guidò la squadra ad una nuova promozione. Nell’estate del 2013 il trainer romano, che in questi giorni è accostato con insistenza alla panchina dell’Aquila, era virtualmente riconfermato, ma decise di rinunciare all’incarico alla vigilia della partenza per il ritiro precampionato. Al suo posto venne chiamato Stefano Sanderra, la cui esperienza alla guida della Salernitana nella scorsa stagione non fu molto felice né lunga. Ancora una volta, i patron richiamarono Perrone, poi esonerato a gennaio, qualche giorno dopo l’insediamento nel ruolo di ds di Angelo Fabiani. Via Perrone, ecco Gregucci, altro cavallo di ritorno all’ombra dell’Arechi. Il trainer pugliese centrò la vittoria della Coppa Italia ed una qualificazione molto sofferta ai playoff. Eliminato al primo turno dal Frosinone, Gregucci fu scaricato dalla proprietà che puntò sul salernitano di adozione, Mario Somma, per aprire un nuovo ciclo. Progetto evaporato sotto il solleone di ferragosto, ma proseguito con successo da Menichini. Il trainer toscano non sa ancora quale sarà il suo destino. Negli ultimi quindici anni solo Zdenek Zeman e Fabio Brini sono stati riconfermati alla guida della Salernitana, ma in entrambi i casi si trattò di scelte estemporanee. Zeman, reduce dal sesto posto del torneo 2001-02, firmò il nuovo contratto alla vigilia del debutto in Coppa Italia per poi essere esonerato a dicembre. In quella stagione disastrosa la Salernitana retrocesse con Varrella in panchina. La storia si ripetè con Brini, chiamato a salvare la baracca nella stagione 2008-09 e poi confermato da Lombardi per il successivo torneo cadetto. Il trainer marchigiano fu esonerato dopo cinque sconfitte in altrettante gare ed anche quella stagione si concluse con la retrocessione. Le premesse, però, ora sono diverse. La società è forte ed ambiziosa e sta programmando il futuro secondo criteri ben diversi e con prospettive sicuramente migliori. A prescindere da chi siederà in panchina…
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