Fondata nei mesi scorsi, da ieri l’associazione Generazione Donato Vestuti ha una nuova sede. A Via Pio XI tanta gente è accorsa per salutare Nino Molinara, promotore dell’iniziativa tesa a raggruppare tutti quei tifosi granata che vogliono dare un contributo alla crescita anche sul piano sociale e culturale della realtà cittadina. Un presidio della salernitanità, come lo stesso presidente l’ha definita, più che un semplice club di tifosi granata che si è già distinta per diverse iniziative, alcune delle quali tese a dare una nuova dignità allo stadio Vestuti, da troppo tempo abbandonato al suo destino. Vuole essere questo Generazione Donato Vestuti che vanta già tantissimi iscritti e che ieri ha inaugurato in un clima di grande entusiasmo la sua nuova sede. E’ stato il notissimo Fra’ Gianfranco a benedire i locali della assocazione presieduta da Nino Molinara che ha voluto affidare il taglio del nastro a dei bambini, che rappresentano il futuro di Salerno. E’ alle nuove generazioni che bisogna trasmettere determinati valori ed è per questo che sono stati i bambini i protagonisti del momento più atteso. C’erano alcuni ex granata, tra cui Matteo Mancuso e Pasquale Viscido, ma anche l’attore Matteo Amaturo, che recentemente ha presentato la festa di Piazza Mazzini per i cento anni della Salernitana, è intervenuto anche l’assessore allo Sport, Angelo Caramanno. C’erano anche altri rappresentanti politici ed istituzionali, ma c’era soprattutto tanta gente tra cui membri di altri club di tifosi che hanno voluto partecipare alla festa della Gdv, omaggiando l’associazione nata da pochi mesi con una targa ricordo. E’ stato un momento di aggregazione tra tifosi più giovani e meno giovani, tutti accomunati dalla passione per la maglia granata. Dopo le trepidazioni della scorsa stagione e dopo l’approdo di Ventura al posto di Menichini, che ha firmato un biennale con la Lazio per allenare la formazione primavera del club biancoceleste, ora la tifoseria attende le mosse della società. Mezzaroma e Lotito hanno più volte promesso un incontro in città per tirare le somme e per svelare i programmi futuri, ma al momento siamo fermi alla presentazione della maglia celebrativa. Salerno merita una proprietà più presente, più attenta, più premurosa perchè la passione va coltivata e non va pretesa né data per scontata. I patron sono ancora una volta in ritardo sotto questo aspetto nei confronti della piazza che con il Centenario ha sentito ancora più forte il senso di appartenenza e di identità, ma che attende ancora risposte concrete.
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