Trecento ettari di macchia mediterranea andati in fumo. Un danno incalcolabile e indicibile. A tracciare un primo drammatico bilancio è il Corpo Forestale dello Stato che stima danni tra i dieci e i quindici milioni di euro. Cifre che serviranno per coprire i costi delle operazioni di spegnimento, bonificare le aree distrutte, e far fronte al dissesto idrogeologico. In percentuale sono divampati più incendi negli ultimi due giorni che dall’inizio della stagione estiva. Tanto per rendere l’idea nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni il bilancio fa registrare un centinaio di incendi per 800 ettari distrutti. Fino ad ieri solo tra Palinuro, Camerota e Golfo di Policastro gli agenti del Corpo Forestale sono stati impegnati su oltre trenta incendi per 150 ettari di superficie percorsa e distrutta dalle fiamme. I roghi sono di origine dolosa.
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