INDUSTRIA E AGRICOLTURA CHIEDONO LO STATO DI EMERGENZA

Dichiarare lo stato di emergenza nelle aree della provincia di Salerno colpite da piogge torrenziali, sospensione di tutti gli oneri fiscali e tributari a carico delle aziende,e stanziamento delle necessarie risorse economiche per l’attuazione dei primi interventi, mentre si svolge una ricognizione degli effettivi ed indispensabili fabbisogni. È la richiesta dei presidenti di Confindustria, Coldiretti, Confagricoltura e Cia di Salerno (Mauro Maccauro, Vittorio Sangiorgio, Rosario Rago, Carmine Pecoraro) in una lettera al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Da un primo monitoraggio, – si legge nella lettera – sono state segnalate forti criticità nelle zone industriali della Valle dell’Irno e dell’Agro Nocerino Sarnese, dove numerose aziende hanno subito danni per l’esondazione dei fiumi e dei torrenti e alcune delle quali hanno dovuto interrompere il ciclo della produzione e stanno avviando le procedure per la messa in cassa integrazione dei lavoratori”. Solo nei prossimi giorni le aziende saranno in condizione di quantificare in modo adeguato i danni. “Sul versante agricolo – secondo le prime stime – le piogge torrenziali degli ultimi giorni hanno danneggiato almeno 700 ettari nel territorio provinciale, di cui 500 ettari riguardano l’Agro Nocerino Sarnese e la Valle dell’Irno. Anche la Piana del Sele è stata colpita con danni alle produzioni orticole. Il comparto agricolo, da una prima stima ancora non definitiva, registra perdite per circa 100 milioni di euro”, affermano le organizzazioni degli imprenditori. “Nei Comuni di San Marzano sul Sarno, Nocera Inferiore, Castel San Giorgio e Mercato San Severino si registrano le situazioni più gravi”. “Questi eventi si stanno verificando con sempre maggiore frequenza – aggiungono Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Confindustria – per cui appare necessaria e indispensabile una adeguata manutenzione e messa in sicurezza del territorio, utilizzando le risorse disponibili non solo per le nuove infrastrutture, di cui pure ha bisogno la provincia, ma anche per gli interventi di ordinaria manutenzione che sono una precondizione indispensabile per qualsiasi progetto, data la fragilità del territorio.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro