INSIEME CONTRO IL CAPORALATO –

Un lungo applauso per le popolazioni terremotate. Così si è aperto questa mattina a Salerno il convegno “Insieme contro il caporalato: legalità e contratti per riscattare il lavoro agricolo e rilanciare lo sviluppo”, organizzato dalla Fai Cisl regionale (la federazione agro-alimentare) di concerto con la Cisl Campania e Anolf Campania (l’associazione Oltre le Frontiere) al Grand Hotel Salerno. Il segretario generale della Fai Cisl Campania, Raffaele Tangredi, prima del suo intervento, ha chiesto alla folta platea di “aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.
l’appuntamento che ha visto la partecipazione tra gli altri del segretario nazionale della Fai-Cisl Luigi Sbarra e Piero Ragazzini, segretario confederale Cisl e Commissario Regionale della Cisl Campania ha focalizzato l’attenzione sulla piaga del caporalato in Italia che in modo particolare in Campania incide negativamente sullo sviluppo della nostra regione. Sono circa 400 mila i lavoratori Italiani e immigrati che trovano lavoro tramite i caporali e di questi, uno su quattro vive in condizioni paraschiavistiche. Alla Campania, Puglia e Calabria spetta il primato della classifica, una realtà dove si intrecciano illegalità, malaffare, connivenza con la malavita organizzata e i cui affari sono valutati in miliardi di euro con danni enormi al fisco e all’Inps.
Per il sindacato è necessario un lavoro sinergico tra governo regionale, associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali per operare nei territori ove il fenomeno è più sentito, per formare e informare i lavoratori immigrati, locali e tutti gli attori coinvolti sul rispetto delle leggi, dei contratti e della dignità della persona.

Autore dell'articolo: Barbara Albero