INTESA CPT E UNISA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO –

Costruire una cultura, sempre più positiva, in materia di sicurezza e salute sul lavoro, coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali e non per promuovere la cultura della prevenzione dei rischi. La non conoscenza, la scarsa consapevolezza e la cattiva organizzazione purtroppo ancora oggi sono causa di infortuni sul lavoro legati ad errori umani.

In occasione della 21ma Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro che si è celebrata ieri domenica 28 aprile e in un momento davvero delicato per il comparto a livello Nazionale, il Cpt, il Comitato paritetico territoriale  di Salerno, guidato dal presidente Antonio Avallone, ha siglato questa mattina con l’università degli studi di Salerno  presso la Sala Stampa “B: Agnes” del Campus di Fisciano un Protocollo di Intesa in materia di Sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’intesa punta ad  implementare una collaborazione diretta con organismi qualificati per garantire una sempre maggiore tutela della sicurezza sul lavoro nei cantieri interni ai Campus Unisa di Fisciano e Baronissi.

Un doppio appuntamento organizzato dal CPT di Salerno oggi con la firma del protocollo, domani con un incontro con gli studenti presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Besta-Gloriosi” di Battipaglia, per accrescere la sensibilità collettiva ed in particolare quella dei giovani verso un tema di grande impatto sociale. I numeri registrati a livello nazionale, oltre mille morti nel 2023 sui luoghi di lavoro, impongono un necessario quanto non più rimandabile impegno collettivo. Il Cpt di Salerno nell’anno 2023 su 1028 visite ha registrato in 908 cantieri ben 5050 infrazioni.

Ad illustrare le finalità dell’intesa questa mattina il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Vincenzo Loia, il Presidente CPT Salerno Antonio Avallone, il Direttore CPT Salerno Vito Troisi e il Dirigente Area VI UNISA “Risorse Strumentali, Sicurezza e Ambiente” Ing. Gaetano De Stefano. specifico riferimento ai Cantieri Interni ai Campus universitari di Fisciano e di Baronissi.

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero