LA CGIL STA CON RAVERA E CONTRO CANTONE

La sottoscritta organizzazione sindacale , a seguito degli articoli di stampa comparsi negli ultimi giorni , desidera esprimere il proprio incondizionato appoggio all’intervento del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Salerno Dott. Bruno Ravera.

L’intervento di cui sopra è totalmente condivisibile nella forma e nel merito e descrive uno scenario imperante nell’Azienda Ospedaliera davvero preoccupante.

La Cgil FP e la CGIL -medici condividono l’opinione , da molti sottolineata in questi giorni , che laddove una struttura pubblica si trova costretta ad affidare un compito che istituzionalmente è il suo ad una persona terza , peraltro , a giudizio unanime la migliore possibile , mostra di fatto una incapacità a gestire in proprio il problema.

E questa manifesta incapacità non si attribuisce in capo al management apicale , di cui non abbiamo motivi o dubbi riguardo la competenza e professionalità , ma all’intera catena dirigenziale che lo circonda.

Pertanto è ovvio che si diffonderà un clima di sfiducia collettiva in tutti i dirigenti amministrativi dell’Azienda in quanto , se si ricorre ad una personalità esterna , per quanto qualificatissima , la ratio che si legge dietro questa decisione è che nessun dirigente dell’Azienda sarebbe stato in grado di accertare irregolarità per motivi che evidentemente non appaiono chiari.

Questo non può che produrre una progressiva demotivazione nel personale dirigente , che a cascata , potrebbe rendere ingovernabili tutti i processi che finora , con fatica e sacrificio , molti hanno contribuito a risolvere.

E la domanda che ne consegue è : se le figure dirigenziali amministrative istituzionalmente chiamate a ciò non sono in grado di gestire l’emergenza come potranno poi farlo in futuro ?

E quindi verso quale futuro vogliamo portare l’unica Azienda Ospedaliera della città di Salerno?

In qualunque Azienda , ed in particolare in una Sanitaria , il vero valore è il capitale umano , non la tecnologia ; non ha nessuna importanza , infatti , un centro di chirurgia robotica se non c’è un medico ed il personale di comparto a farlo funzionare, o a che serve una Tac di ultima generazione se poi non c’è il personale per fare l’esame e leggerlo?

L’unico vero investimento per chi è chiamato a dirigere la sanità in generale è investire sugli uomini, altrimenti qualunque progetto è destinato miseramente a fallire .

E qui il fallimento significa una sola cosa : negare il diritto di sanità ad una comunità .

Per i motivi su descritti questa OO.SS. ritiene opportuno intervenire in questo momento estremamente difficile per l’Azienda , affinchè tutte le figure professionali che quotidianamente , tra le mille difficoltà organizzative presenti , portano avanti e danno risposte sanitarie efficaci a questa provincia , possano sentire chiaro e forte l’appoggio della società civile , quella sana e che non ha pregiudizi nè secondi fini.

A questa società civile , a tutti i livelli , noi facciamo appello , affinchè questa Azienda , patrimonio della città e dell’intera provincia , venga affiancata ed aiutata ad uscire dall’emergenza in cui si trova disegnando un percorso che porti ad uno stato di normalità e salvaguardi , in luogo di mortificare , le tante specchiate professionalità presenti.

Autore dell'articolo: Marcello Festa