LA DIFESA GRANATA “NEUTRALIZZA” CODA E DONNARUMMA

La quaterna subita contro il Bari ha consegnato alla Salernitana il primato più triste. La squadra granata è maglia nera per gol subiti, visto che la sua porta è stata trafitta per ben 52 volte. Da sabato sera, la Salernitana è la difesa più battuta della serie B e questo primato non certo lusinghiero condanna i granata. Difficile pensare di salvarsi se si ha una difesa così fragile che paga errori dei singoli, carenze strutturali e sconta anche l’inconsistenza del centrocampo che non riesce a darle protezione. A gennaio sarebbe stato necessario rinforzare i due reparti, ma in difesa, oltre ai giovani Bagdaur e Prce (peraltro mai disponibile), è arrivato il solo Ceccarelli, che non giocava una gara ufficiale dai playoff di B del giugno 2015 e che sta faticando a togliersi di dosso la ruggine accumulata in tutti questi mesi in cui non è mai stato utilizzato dal Bologna. A sinistra, poi, è stato compiuto un autentico capolavoro perchè, se è vero che sbagliare è umano (aver assemblato in estate la coppia Franco- Rossi è uno dei maggiori capi di imputazione per chi ha operato sul mercato), a gennaio si è perseverato confermando entrambi i terzini che si stanno alternando nella formazione titolare, lasciando sempre il segno per errori ed omissioni in fase di marcatura. A centrocampo, poi, Ronaldo e Zito non erano certo i mastini, i portatori d’acqua di cui la squadra necessitava per elevare il suo tasso agonistico. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La Salernitana ha la peggior difesa del campionato e ciò vanifica anche il buon lavoro svolto in fase offensiva. Coda e Donnarumma sono una delle migliori coppie gol del campionato con 21 gol in due. L’attaccante ex Parma, giunto a quota 12, è il capocannoniere del girone di ritorno con 8 sigilli, mentre l’ex Teramo è vicino alla doppia cifra, 9 reti all’attivo per lui, e col Bari ha segnato la seconda doppietta stagionale. Tutto inutile, o quasi. Perchè, nonostante i 37 gol segnati rendano l’attacco granata come il più prolifico tra tutte le squadre invischiate nella zona retrocessione, la Salernitana ha vinto solo 6 partite, facendo meglio solo del Como (4), e ciò proprio perchè in difesa subisce troppo. Sabato scorso, un’altra squadra avrebbe fatto tesoro dei tre gol rifilati al Bari, terza forza del campionato, mentre la Salernitana ha vanificato i suoi sforzi offensivi con il disastro compiuto nella sua area di rigore. Specie in casa, poi, la squadra granata sta clamorosamente venendo meno. All’Arechi solo Novara, Ascoli e Brescia non hanno bucato la retroguardia granata che ha subito 23, di cui 7 nelle ultime due partite (Lanciano e Bari). Numeri da brividi, che, in un altro contesto, sarebbero suonati come una condanna irreversibile per la Salernitana che, invece, ha ancora la possibilità di risalire la china visto che la classifica è ancora corta. Bisognerà, però, trovare un equilibrio meno instabile tra la fase offensiva e quella difensiva. Una missione quasi impossibile, a giudicare dai numeri e dalle prestazioni fin qui offerte dai granata, ma la Salernitana non ha scelta: per salvarsi, dovrà andare oltre i suoi limiti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto