“UNA LOCANDINA DI PESSIMO GUSTO” –

Il problema non è l’omosessualità, ci mancherebbe, è l’ostentazione della stessa, quasi una prevaricazione nei confronti degli altri; non sono sono diversi gli omosessuali ma non lo sono, neanche gli eterosessuali e sarebbe il caso di puntualizzarlo al fine di evitare speculazioni. Il dibattito apertosi in questi giorni a Salerno non riguarda, allora, l’organizzazione di un gay party, quanto il modo in cui questo è stato pubblicizzato. Ed allora, anche in questo caso, meglio chiarire il concetto: la locandina ideata, confezionata e affissa è di pessimo gusto. E bene ha fatto questa mattina, il laico Enzo Napoli, sindaco di Salerno, dopo gli interventi registrati in queste ore a chiarire il proprio punto di vista, a renderlo noto. “Sono laico, non ho nulla contro i gay, ma la locandina in questione l’ho trovata di pessimo gusto e inutilmente offensiva. Mi sembra naturale – aggiunge il primo cittadino – che abbia potuto offendere la sensibilità di quanti credono e non solo. Il periodo pasquale è un momento cospicuo, ricco di simboli e significati che viene avvertito, oggi come oggi, in un modo ancora più sentito, viste le tragedie globali, le persecuzioni e le stragi dei cristiani, non ultima quella delle chiese copte in Egitto. Ho chiaro e forte nella mia mente il ricordo del film “Il vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini in cui la solenne voce recitante di Enrico Maria Salerno pronunciava le parole forti sia in senso letterario che di densità di valori del Vangelo: la tragedia di un uomo che si dona interamente per la salvezza degli altri, in una speranza di risurrezione. Sono temi alti che rendono ancora più sconcertante e censurabile la scelta della locandina fatta per promuovere una serata”. L’intervento di Napoli è giunto a margine di una conferenza stampa che ha trattato un tema importante per la città di Salerno, quello relativo al decoro urbano della città, e la vicenda in questione, di certo, non ha fatto onore al decoro della città di Salerno e dei salernitani, tutti, indistintamente.

Autore dell'articolo: Marcello Festa