LA PROCURA SMINUISCE IL RUOLO DI DE LUCA

Dalla Procura di Roma si fa sapere che, rispetto a quanto emerso dalle indagini, la figura del Governatore De Luca, rispetto alla bufera che si è scatenata intorno alla presunta concussione, è marginale e che, dunque, stando così le cose, è inutile procedere ad un’interrogatorio. Non è da escludere, quindi, la possibilità che dal punto di vista penale, delle indagini, presto la posizione di De Luca possa essere stralciata, forse addirittura archiviata. Altro è, invece, la vicenda in quanto tale, una vicenda dai contorni assai inquietanti ma solo perchè nel calderone c’è finito anche un magistrato i cui rapporti con il marito, l’avvocato Manna – già attenzionato dalle forze dell’ordine tant’è vero che era già intercettato – il vero deus ex machina del malaffare, sono tutt’altro che “freddi” come pure era stato detto. Ma un conto è il profilo giudiziario della vicenda, un altro è quello politico. Qual è, allora, la responsabilità di De Luca? Soprattutto esiste una sua responsabilità penale in tutta questa triste e per certi versi squallida storia? Perchè se, come pare ormai chiaro, il tutto si è svolto realmente a sua insaputa cosa gli si può contestare? Chi fa politica sa bene che il via vai nelle stanze del potere di persone, affaristi, millantatori è enorme e tanto più si sale di livello tanto più è corposa la fila. Per questo esistono le segreterie che hanno il compito di capire, sondare, filtrare e non tutto ciò che arriva sul taccuino di un segretario diventa materia d’interesse. Real politik: ci fosse stata la nomina di Manna, avesse De Luca ceduto alle pressioni allora sì che tutto l’impianto accusatorio avrebbe ragione d’esistere, di stare in piedi, ma oggi, per quello che si è visto, letto e ascoltato, di penalmente rilevante per De Luca non c’è nulla. Basta questo per archiviare la vicenda? Non crediamo perchè tanto è bastato per scatenare l’inferno, per rimettere nel mirino dell’opposizione tante cose a cominciare dalle legittimità della candidatura di De Luca alla presidenza della Regione, i pasticci sulla Severino e via di questo passo. Il Movimento 5 stelle, intanto, ha presentato al Consiglio regionale della Campania una mozione di sfiducia nei confronti del governatore in quanto, a detta dei grillini, De Luca ha sporcato le istituzioni per raccontare la menzogna più grave sulle di dimissioni del suo capo segreteria. “Ci servono altre quattro firme per presentare un atto di legalità e trasparenza che liberi la Regione da un oltraggio perpetuo” dicono i consiglieri del Movimento che, dunque, al massimo contestano al Governatore una bugia sulla gestione del Caso Mstursi, mentre per l’europarlamentare di Forza Italia Martusciello De Luca “ha mentito perchè, come emerge dalle intercettazioni, il consigliere sulla sanità Coscioni non sa nulla delle scelte all’ASL di Salerno”. Ben altra cosa, però, rispetto a quanto emerso nelle prime ore, all’ipotesi di corruzione di un magistrato, reato di ben altra gravità a carico del Governatore come ipotizzato in un’inchiesta che non dovesse riservare altri colpi di scena, manterrà tantissima eco mediatica e pochissima rilevanza penale.

Autore dell'articolo: Marcello Festa