LA SALERNITANA GUARDA IL BRESCIA ALLO… SPECCHIO

Ipotesi specchio. Contro il Brescia si cambia. Lunedì sera contro le Rondinelle Stefano Colantuono sembra intenzionato a proporre un nuovo assetto tattico, abbandonando il 3-5-2 per passare al 4-3-1-2, modulo speculare a quello adottato dalla leonessa. Il tecnico granata, però, non ha ancora sciolto i dubbi in merito alle pedine da schierare. Il rebus principale gravita intorno al trequartista. Alessandro Rosina resta uno dei principali pretendenti. La prestazione fornita a Cittadella ha fatto schizzare le quotazioni dell’ex di Torino e Bari, che aveva giocato solo uno spezzone di gara in Coppa, ad agosto, prima di finire fuori lista per qualche giorno e, poi, dopo il rientro della burrasca, trasferirsi in Piemonte per curare i problemi fisici che anche quest’anno hanno continuato a tormentarlo. Rosina ha qualità, esperienza ed anche la giusta dose di personalità per prendere per mano la squadra: al Tombolato è entrato benissimo in partita, muovendosi tanto, saltando più volte l’uomo e, dopo il gol, servendo anche un assist al bacio a Bocalon che ha inspiegabilmente omesso la conclusione verso la porta. L’ex Zenit è stato provato da Colantuono fin dal primo allenamento della settimana a ridosso delle punte. Il tecnico però è indeciso se schierarlo dal primo minuto oppure a partita in corso, complice anche la sua lunga assenza. La tenuta fisica alla distanza è tutta da testare, anche se quanto visto a Cittadella fa pensare che Rosina sia già in discrete condizioni. Ancora fuori dai giochi Di Gennaro, il tecnico granata valuta anche altre soluzioni. Con il passaggio al 4-3-1-2, infatti, ci sono diversi calciatori che, sebbene con caratteristiche diverse, possono giocare tra le linee. Lo ha già fatto Mazzarani, cui Colantuono ha pure chiesto di oscurare la fonte di gioco altrui (contro il Perugia l’ex Crotone doveva occuparsi del regista avversario), potrebbe farlo Andrè Anderson, più portato alla fase di costruzione che di recupero della palla, e potrebbe cimentarsi anche Castiglia, centrocampista con doti di inserimento che fin qui ha dovuto spesso sacrificare in ossequio alle consegne di scuderia. Rosina è in pole, Mazzarani l’alternativa più concreta. Colantuono deciderà in base alle risposte che i diretti interessati daranno in allenamento. In attacco, invece, tutto ancora in alto mare. Bocalon dovrebbe essere ancora il punto fermo. Occhio però al ritorno di fiamma della coppia potenziale titolare. Il riferimento è al tandem Djuric-Jallow, rimasto in panchina sabato scorso, con il solo bosniaco entrato nella ripresa. Con il gambiano il feeling è ai minimi termini e la sua partenza a gennaio appare sempre più probabile. Pescara e Cittadella si sarebbero già fatti vivi per avere informazioni circa la sua posizione. In mediana sarà confermato Di Tacchio nel ruolo di metodista. Akpa Akpro dovrebbe avere un’altra opportunità, mentre Odjer spera in una maglia. Castiglia, però, resta in vantaggio. In difesa Casasola e Pucino saranno i terzini. Perticone insidia Migliorini per un posto accanto a Schiavi al centro. In ribasso le azioni di Mantovani, che pagherebbe il cambio di assetto in retroguardia.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta