Gol Radovanovic

LA SALERNITANA SOGNA E SPRECA ALL’OLIMPICO

Dal sogno all’incubo nel giro di pochi minuti, la Salernitana ed i suoi tifosi ci hanno creduto per davvero ed in fondo tutto ciò che era accaduto per oltre un’ora di gioco faceva presagire che sarebbe stata la volta buona. Nel ricordo di Agostino Di Bartolomei le due tifoserie hanno dato spettacolo sugli spalti, mentre in campo è stata una partita accesissima, mai del tutto tenuta in pugno dall’arbitro Volpi. Tanti cartellini sventolati, tanti episodi dubbi, tante recriminazioni da una parte e dall’altra. Il 3-5-2 proposto da Nicola ha dato ottime risposte con Ederson e Lassana Coulibaly bravissimi nelle due fasi, protetti da un Bohinen subito a suo agio nei panni di schermo davanti alla difesa. Con Ranieri centrale di sinistra e Mazzocchi ed Obi sulle corsie laterali, la Salernitana ha tenuto testa alla Roma trovando in Ribery una calamita di palloni ed in Djuric il solito punto di riferimento per guadagnare metri anche attraverso qualche lancio lungo. Ederson ha subito scaldato i guanti di Rui Patricio in avvio e si è poi procurato la punizione dai venti metri che ha fruttato il vantaggio ai granata. Il tocco di Ribery ha innescato il destro secco e potente di Radovanovic. Un bolide imprendibile per il portiere giallorosso: il modo migliore per omaggiare la memoria di Agostino Di Bartolomei, grande specialista dei calci piazzati. Colpita e scossa dal gol subito, la Roma ha cercato di alzare il ritmo, provando a sfondare soprattutto sulla sua destra. Dopo aver sorvolato su due contatti dubbi nell’area giallorossa, uno su Bohinen in avvio ed uno su Djuric, Volpi ha fatto altrettanto, con la benedizione della sala Var, sul contatto tra Obi e Mikhitaryan nell’area granata. Sul finale della prima frazione, dopo la revisione Var, il fischietto aretino ha cambiato decisione in occasione del contatto tra Gyomber ed Afena. Fallo sì, ma fuori area e, dunque, semplice calcio di punizione. Nella ripresa Mourinho ha subito fatto ricorso a Zaniolo, accentuando via via la propulsione offensiva della squadra. La pressione giallorossa è aumentata, ma la Salernitana ha retto. I cambi di Nicola sarebbero potuti risultare determinanti se solo Kastanos, smarcato in piena area da un filtrante di Ederson, avesse realizzato il gol del raddoppio. Sarebbe stato il colpo di grazia per la Roma che, invece, è rimasta in partita ed ha trovato con Perez un gol bello e prezioso con un gran sinistro da fuori area. Il pareggio ha fiaccato nel morale la Salernitana, colpita pochi minuti dopo da Smalling sugli sviluppi di una punizione concessa da Volpi per un fallo di Ederson, contestatissimo dalla Salernitana. All’ultimo assalto, Ederson ha provato a ribellarsi al destino ma il suo destro non ha centrato lo specchio della porta. La Salernitana ha lottato, ci ha creduto, ma non è bastato. Gli applausi dei tifosi alla squadra a fine partita sono stati una parziale ricompensa, ma anche l’invito a non mollare.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto