L’ARRIVO DI TUTINO, L’ADDIO DI MICAI E IL CAMBIO AL 4-3-3

Il conto alla rovescia e la conta delle (tante) caselle ancora vuote. La Salernitana spera di chiudere sette operazioni in entrata per dare finalmente a Castori una rosa decisamente più competitiva, rispetto a quella oggettivamente povera e numericamente esigua che sta lavorando a Sarnano: un portiere, due difensori, altrettanti centrocampisti e un attaccante. Senza dimenticare qualche possibile partenza… eccellente.

Gennaro Tutino è il primo della lista. In tutti i sensi. Entro domani sarà perfezionato il trasferimento dell’attaccante partenopeo fortemente voluto da Castori. L’accordo tra l’agente dell’attaccante, Vincenzo Pisacane, e la dirigenza granata è stato raggiunto ieri. Il diggì granata ha incontrato il management del giocatore e sembra ci sia stata la fatidica fumata bianca. Adesso c’è da trovare quella con il Napoli, proprietario del cartellino del 24enne che arriverà a Salerno in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro. Probabile che il club di De Laurentis voglia fissare anche un’opzione di controriscatto per cautelarsi nel caso in cui Tutino possa definitivamente esplodere all’ombra dell’Arechi e non perdere un patrimonio del club azzurro. Dettagli. Tra ventiquattro ore i direttori sportivi dei due club, Giuntoli e Fabiani, si incontreranno per definire proprio i… dettagli; poi il giocatore, finora in ritiro con gli azzurri a Castel di Sangro, raggiungerà Sarnano per mettersi a disposizione del trainer granata.

Il suo arrivo apre le porte a un’inversione di tendenza tattica: nel cassetto il 3-5-2 provato nei primi giorni, spazio all’idea di un 4-3-3. L’ex Cosenza rende meglio proprio col tridente e il mercato granata sembra svilupparsi in quest’ottica. La Salernitana ha infatti accelerato con il Genoa per Nicola Dalmonte (’97), altro esterno d’attacco, pupillo di Castori che lo ha allenato già a Cesena e l’anno scorso al Trapani (3 gol in 17 match). L’asse con Genova è caldo, visto che coi grifoni dove si è insediato il nuovo direttore sportivo Daniele Faggiano si parla insistentemente anche di altri due elementi. Si tratta del difensore argentino Marcos Curado (’95), negli ultimi due anni al Crotone: è un centrale di piede destro, il discorso per lui era stato abbozzato nelle scorse settimane e adesso, poiché il Perugia continua a chiedere la luna per Gyomber, la Salernitana si è cautelata bloccandolo. Nel frattempo il sudamericano si allena a Pegli con i rossoblu. Sta facendo altrettanto anche il playmaker Giacomo Calò (’97), rientrato a Genova dal prestito alla Juve Stabia: nonostante la retrocessione, ha avuto un rendimento super con 14 assist e 4 gol in 33 partite, anche grazie alla sua abilità sui calci pizzati. La dirigenza dell’ippocampo è tra le (tante) concorrenti in cadetteria e proverà a inserire anche lui nella maxi operazione col Genoa. Un eventuale arrivo di Calò pregiudicherebbe la permanenza in Campania del laziale Dziczek. Il polacco dovrebbe rispondere alla convocazione con la sua U21, ma riscontra da tempo fastidi al ginocchio. Ecco perché la proprietà potrebbe decidere, frattanto, di puntare su un altro regista.

L’eventuale maxi operazione col Genoa darebbe il via alla partenza di Micai verso la massima serie Svizzera, destinazione Lugano: il patron genoano Preziosi, infatti, è vicino alla proprietà elvetica. Con la cessione del portiere, Castori accoglierebbe un altro arrivo da Genova, anche se da sponda Sampdoriana: Belec (’90) è da giorni promesso sposo della Salernitana. Insieme a lui tornerà anche il centrocampista Capezzi (’95). Da Torino oggi può arrivare il sì definitivo al prestito del difensore mancino Buongiorno (’99), altra esplicita richiesta del tecnico.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta