cora un grande impegno per la Cisl Salerno, pronta a suggerire soluzioni idonee al reinserimento di lavoratori da tempo espulsi dal circuito lavorativo, pur in possesso di qualifiche professionali, comunque, utili al mercato del lavoro. ” La nostra attenzione è rivolta non solo a tutelare il lavoro nei periodi di crisi ma anche a sostenere i percorsi utili al reimpiego dei lavoratori già beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga nel triennio 2012/2014 e fino ad agosto 2015, per crisi aziendali strutturali e congiunturali”, afferma il segretario generale della Cisl salernitana, Matteo Buono. Che aggiunge ” Vista la condizione di profonda sofferenza occupazionale campana è opportuno che si ragioni sempre tutti assieme, soggetti pubblici e privati, sull’applicazione degli strumenti legislativi di sostegno al reddito, a partire dal “Programma Ricollocami”, finanziato per 20 milioni di euro dalla Regione Campania. Si tratta di azioni che rientrano nelle politiche attive del lavoro destinate alla ricollocazione professionale. Come Cisl stiamo interessando direttamente i lavoratori che hanno i requisiti ed avviato una serie di incontri per espletare la fase di orientamento, favorendo, in tal modo, azioni positive e trasparenti di incontro tra domanda e offerta di lavoro.” Attraverso un percorso di orientamento specialistico individuale e collettivo svolto da Agenzie specializzate viene fornito ai singoli lavoratori il libretto formativo del cittadino, utile per essere ricollocati in aziende interessate. Alle aziende che assumono a tempo indeterminato viene riconosciuto un contributo pari a € 7.000. “ Da una analisi delle aziende presenti sul territorio salernitano emergono dati allarmanti. Infatti, in crisi strutturale e congiunturale, ci sono 532 aziende e potrebbero essere interessati al “Programma Ricollocami” oltre 7500 lavoratori – ha sottolineato il segretario confederale Cisl Giuseppe Baldassarre, in prima linea sul fronte del sostegno ai lavoratori in difficoltà di reinserimento e ricollocazione.” “ Sotto questo punto di vista è innegabile – ha concluso Matteo Buono – che c’è necessità di stare sempre più al fianco dei lavoratori, anche di coloro che hanno perso il posto di lavoro, ampliando il ruolo di rappresentanza sindacale che non può ridursi alla sola gestione delle crisi aziendali. ”
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