A vederla come le foto che pubblica sui social, prorompente, ammiccante, sfrontata pensi di trovarti di fronte ad una donnona fatta che ha deciso di sfidare la vita e le convenzioni. Poi la incontri e scopri un corpicino piccolo che neanche i pantaloni a zampa ed i tacchi riescono a camuffare. Lo sguardo di Bea parla di più di quello che la timidezza dei suoi 17 anni riesce a raccontare. E c’è un intreccio di sofferenza ed amore che si scioglie solo quando arriva la mamma Clotilde a stringere la mano e a dare la forza di parlare e raccontare. Hanno deciso di parlare davanti alle telecamere di Tv Oggi per raccontare la loro storia.
Un percorso di sofferenza, di violenze, come gli attacchi della gente che “guarda strano” o dei compagni di scuola che l’hanno bullizzata, ma anche di tanto amore, quello tra una madre e una figlia, che prima però era un figlio. Quando Bea, nata Umberto, con problemi di nanismo e fortissime cure per crescere, a 12 anni ha deciso di scrivere un biglietto alla mamma” Mi piacciono i ragazzi” per Clotilde non è stata una sorpresa e dal primo momento ha deciso di sostenere la sua Bea. Fino al punto da uscire allo scoperto sui social e difendere le scelte di sua figlia, contro accuse anche gravi, per dare coraggio a quanti invece non hanno sostegno e non trovano la forza fino al punto di pensare anche di farla finita. Anche Bea ha avuto momenti di scoraggiamento ma oggi che ha la forza di alzare lo sguardo chiede di essere felice e di farsi una famiglia e di realizzare i suoi sogni. “Ci sono persone che mi hanno chiesto quando tua figlia ti ha detto di essere trans come l’hai presa, semplicemente sottobraccio e le ho detto armiamoci guerriera”.
