LO SMAC TRA LE DONNE DI ONCOLOGIA A CASORIA

In vista della festa della donna, il reparto di oncologia dell’ospedale “S.Maria della Pietà” di Casoria (Napoli) si trasformerà in un ‘tempio’ della bellezza e le poltrone della terapia verranno utilizzate, per l’occasione, ”per coccolare le pazienti e regalare loro momenti di serenità e spensieratezza”. Accadrà domani nell’ambito della manifestazione ‘Donna, infinita bellezza’, organizzata dalla Unità Operativa di Oncologia con l’impegno dello staff medico ed infermieristico, la collaborazione dei volontari dell’AVO e la presenza dell’hair stylist Pasquale Salsano, presidente dell’associazione SMAC (Salerno Moda Arte e Cultura). Nel corso della seconda parte della manifestazione, dalle ore 17, i familiari delle pazienti e quanti vorranno partecipare assisteranno ad una sfilata di moda da parte delle pazienti stesse che, truccate, pettinate ed abbigliate dallo staff di Salsano e dalla stilista partenopea Maria Mauro, titolare dell’accademia Moda e Design, sfileranno con abiti di alta moda creati con materiali riciclati nella sala convegni dell’Ospedale trasformandosi in modelle, con la make-up artist Annarosa di Penta. Anche la sala d’attesa del reparto, per l’occasione, sarà trasformata in una sala pose allestita dal fotoreporter Massimo Pica che, coadiuvato dal videomaker Enrico Cavallo, fermerà con le immagini le modelle pronte a sfilare, in ricordo di una giornata dove la bellezza e l’armonia saranno le protagoniste, insieme alle pazienti, modelle per un giorno. La serata si concluderà con un buffet preparato proprio dalle pazienti. All’evento parteciperà il direttore sanitario della struttura Domenico Maglione e l’intero staff medico ed infermieristico della unità operativa di Oncologia: Claudia Ferrara, Katia Monaco, Luigia Zinno, Maria Anna Bareschino, Luisa Ferrara, Tina Fioravante, Maria Russo, Teresa Laezza, Giulia Manna ed Imma Minieri. “Personalmente – spiega la dottoressa Claudia Ferrara, ideatrice del progetto nonché responsabile del reparto di Oncologia – ho sempre guardato con malcelato disprezzo a questa ricorrenza snaturata e un po’ troppo commerciale, che occhieggia a donne scalmanate in luoghi improbabili. E forse un po’ patetiche. Ma questa festa, credo, sarà diversa. Per il luogo e per le protagoniste: bellissime donne in un bruttissimo reparto. O almeno nell’immaginario collettivo. E così mi è piaciuto pensare che per un giorno la sala delle torture, il dh dell’oncologia, il luogo simbolo in cui vengono inflitte le chemioterapie, si trasformi nel tempio dell’estetica, una specie di spa. Di più: la poltrona della terapia che diventa la poltrona del salone di bellezza. Perché la bellezza – rimarca la dottoressa Ferrara – va celebrata, anche e soprattutto quando è martoriata e mutilata dalla malattia, sepolta sotto una parrucca, asportata insieme a un seno, nascosta da una cicatrice. Il cancro è primariamente una cicatrice nell’anima. Ruba la salute, ma anche e troppo spesso la dignità, la fiducia in se stessi, la percezione di sé nel mondo, insinuando il sospetto di essere un inutile peso morto, un tronco appassito. Ma le donne, queste donne, malgrado tutto continuano ad essere madri e mogli e figlie. Riescono a collocare nell’agenda della vita l’appuntamento con la chemioterapia fra la scuola dei bambini, il lavoro e il bucato. Sono donne coraggiose. E bellissime. Io penso che siano donne più donne di tutte”. “Quest’iniziativa – aggiunge fratel Carlo Mangione, direttore Generale del presidio ospedaliero ” S.Maria della Pietà “- esplicita il “prendersi cura” dei pazienti che afferiscono nella nostra struttura e che va oltre l’assistenza medica/infermieristica. Un pensiero grato va a tutti coloro che spendono le energie e la creatività affinché, come diceva San Camillo, il malato sia curato nella sua globalità: fisica, psichica, spirituale e ricreativa”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro