L’ULTIMO SALUTO A RICCARDO PETTERUTI, L’EREDE DEI CANTIERI NAUTICI DI SALERNO –

Tutti composti e commossi, parenti, conoscenti e soprattutto tanti amici, coetanei della vittima,  un gran silenzio, tanta tristezza e lacrime stamani per i funerali Riccardo Petturuti, l’imprenditore salernitano di 48 anni, morto giovedì sera dopo un fatale incidente in litoranea  a Pontecagnano mentre era in sella alla sua moto, una Yamaha quando, improvvisamente, si è schiantato contro un palo della pubblica illuminazione, in direzione Battipaglia.

E’ stato Padre Giorgio Terrasi stamani nel corso della celebrazione del funerale nella  chiesa Santa Maria ad Martyres di Salerno a trovare le parole giuste per dare conforto ai familiari , alla mamma , al fratello Pietro, e in modo speciale ai figli adolescenti Pietro e Letizia.

La morte arriva all’improvviso, non si può programmare, spesso coglie di sorpresa, ma ci sono sono due cose che possono lenire il dolore: la fede e la preghiera.

Riccardo Petteruti, era molto noto nella città di Salerno,  costruttore di barche , co-founder del Cantiere nautico All-Rib , figlio del compianto Guido Petteruti (storico fondatore del Cantiere nautico Petteruti di Salerno).

Salerno perde l’unico erede dei cantieri nautici Petteruti di Salerno nonché l unico costruttore salernitano di barche in vetroresina  e di  gommoni misti in vetroresina. Realtà commerciali che non esisteranno mai più in città dopo la sua scomparsa. A ricordarlo con grande commozione è la cognata Carla D’Acunto che con un post su Fb non ha mancato di sottolineare che continuerà a fare la differenza anche da lassù, dove ha rincontrato suo padre. Un ragazzo bellissimo, pieno di vita, eccezionale, tifoso della Salernitana, amante del mare,  dello sport,  l’amicone di tutti con cui ha condiviso momenti di vita e di lavoro.

Stamani con gli occhi pieni di lacrime anche Alfonso Stoia, l’amico che aveva scelto di condividere con lui anche un percorso professionale. Parole semplici, che sono arrivate dritte al cuore di quei tantissimi amici presenti stamani nella Chiesa sul lungomare Torrione, suo quartiere d’infanzia, per l’ultimo saluto all’amico.

 

 

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero