LUNEDI’ LA… (RI)PARTENZA. DZICZEK: “LOTTIAMO PER LA A”

Il 18 si riparte. Da lunedì allenamenti finalmente ufficiali per la Salernitana. Così come per tutti, del resto. I granata torneranno ad allenarsi in gruppo al Mary Rosy. Ieri il comitato tecnico scientifico del Governo ha posto i paletti da inserire nel protocollo di ripresa collettiva dalla Figc. Parola d’ordine prudenza, forse ritiro. Il ministro Spadafora non ne fa menzione, mentre Sandra Zampa, sottosegretario alla salute, parla di “un grande ambiente sterile in cui entreranno giocatori e staff. Dovranno restare in isolamento, come una grande famiglia. Tutelerà la loro salute, ma serve un grande sacrificio e assunzione di responsabilità da parte delle leghe”.

La Salernitana resta alla finestra, sa che dovrà sottoporre i suoi tesserati a tamponi e test sierologici e si è già attivata in tal senso. Due anticipazioni da Spadafora: “La responsabilità dell’osservanza del protocollo in capo ai medici sociali e la quarantena di 14 giorni per tutto il gruppo in caso di positività accertata durante gli allenamenti collettivi”. Ecco perché sarà fondamentale superare la fase della riatletizzazione senza ostacoli, in modo da arrivare pronti (per quanto riguarda la B) a fine giugno per ricominciare il campionato. I calciatori potrebbero accettare di buon grado la clausura, almeno per la prima fase. Ieri l’Aic si è riunita in direttivo e qualcuno ha registrato perplessità sulla possibilità di un ritiro da mantenere anche alla ripresa del campionato. Per ora, tuttavia, neppure il Governo ha affrontato il problema: “Dati epidemiologici alla mano, aspetteremo ancora una settimana e poi decideremo anche sulle competizioni agonistiche”.

Anche ieri i granata hanno effettuato lavoro individuale, a turni, al Mary Rosy. Tanti approfittano delle minori restrizioni per godersi la primavera di Salerno, come Karo e Dziczek. Quest’ultimo nei giorni scorsi ad uno dei principali quotidiani sportivi polacchi, ha svelato di aver “trascorso la quarantena a guardare le partite di De Rossi. Lo staff mi ha consigliato di studiarne i movimenti. Voglio prendere esempio dal meglio”. La bandiera romanista fa scuola al regista di proprietà… della Lazio. “Sarò felice di lottare quanto prima per un posto in A, dando uno schiaffo morale alle persone che hanno parlato male di me. – ha raccontato  – In estate avevo anche un’offerta dalla Lokomotiv Mosca. Ho scelto l’Italia perché è nella top 5 europea, anche se in Russia avrei guadagnato di più. Magari i soldi arriveranno più avanti, ora è più importante la crescita. Il mio obiettivo, col prestito a Salerno, era imparare il calcio italiano. A qualcuno può far ridere il fatto che sia Serie B, ma è davvero un torneo impegnativo. In Italia è prassi che un giocatore, prima di approdare in massima serie, muova i primi passi in B”. A breve si tornerà a rincorrere il pallone, per ora solo in allenamento. “Prima dell’interruzione, durante le sedute percorrevo in totale 12 Km ad alta intensità. Non avrò problemi a giocare ogni 3-4 giorni. Spero che prima o poi si torni in campo, vogliamo lottare per la promozione”.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta