MARZIA CAPEZZUTI, LUNEDI’ L’AUTOPSIA. NUOVI AVVISI –

Salgono a sette gli indagati coinvolto nell’inchiesta per l’omicidio e l’occultamento di cadavere di Marzia Capezzuti, la giovane 29 enne  scomparsa da Pontecagnano Faiano lo scorso mese marzo e di cui si erano perse tutte le tracce. Si attende l’esito del Dna per capire se il corpo ritrovato nel casolare abbandonato nel bosco San Benedetto tra Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano sia davvero quello di Marzia Capezzuti. Dna ed autopsia, due accertamenti per chiarire in maniera dettagliata non solo l’identità del corpo ritrovato ma anche le cause della morte.

E’ in progamma per lunedì prossimo 31 ottobre alle ore 13:00 l’appuntamento presso la Cittadella Giudiziaria di Salerno per dare il via libera all’autopsia sul cadavere ritrovato nel casolare tra Faiano e Montecorvino Pugliano che presumibilmente è riferibile a Marzia Capezzuti.

L’avviso di accertamento non ripetibile inviato dal sostituto procuratore Licia Vivaldi riguarda la famiglia della vittima, ma anche le persone che risultano indagate con le accuse di maltrattamenti, omicidio e occultamento di cadavere. Dalla nota emerge in particolare con chiarezza il percorso intrapreso dall’indagine che ha visto al lavoro i Carabinieri del nucleo operativo e della compagnia di Battipaglia.

Le ipotesi di reato  riguardano sei persone. Oltre a Vito Vacchiano e alla mamma Barbara, il marito Damiano Noschese (tutti difesi dall’avvocato Luigi Spadafora) la figlia Annamaria (difesa dall’avvocato Stefania Pierro) e i due amici Gennaro Merola (difeso dall’avvocato Mario Pastorino) e Gennaro Pagano (avvocati difensori Gerardo De Martino e Marco Martello) c’è anche un minore di 15 anni, figlio di Barbara, per cui procede separatamente la Procura per  i Minori.

I reati contestati per la famiglia Vacchiano sarebbero stati commessi fino all’8 marzo del 2022, giorno della scomparsa di Marzia. Con data da accertare per Vito, invece, anche l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Ieri, per la prima volta, la trasmissione Rai che sta seguendo la vicenda, la ‘Vita in diretta’, ha mostrato un video in cui Marzia ha difficoltà a camminare per le percosse ricevute. Ma la verità verrà fuori solo dalla autopsia che potrebbe anche confermare se la ragazza, come aveva riferito nell’ultima telefonata con i genitori,  fosse davvero incinta.

Autore dell'articolo: Barbara Albero