MEDICINA, DOMANI LA STORIA DELLA SCUOLA MEDICA

Comincia domani giovedì 22 ottobre, la XVI edizione de “Le Giornate della Scuola Medica Salernitana”, organizzate dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno presieduto da Bruno Ravera. Formula ormai collaudata è quella che accoglie gli ospiti direttamente nella sede dell’Ordine in via Santi Martiri, 31 a Salerno per la prima giornata, che è dedicata alla storia della gloriosa Scuola di medicina di Salerno che compare in un momento imprecisato del IX-X secolo, per affermarsi tra l’XI-XII come primo centro di insegnamento preuniversitario del mondo occidentale. Tra storia della Scuola Medica Salernitana e argomenti di scottante attualità, le Giornate vedono la partecipazione di medici di fama internazionale e di rappresentanti della politica e delle istituzioni. La seconda giornata si svolge all’Università con il Giuramento di Ippocrate dei neolaureati e i Premi Scuola Medica Salernitana, la terza è dedicata a un argomento di rilevante attualità di carattere internazionale. Quest’anno si tratta della “Genomica in Medicina: un viaggio all’interno del linguaggio della vita”, il convegno di sabato si terrà al Grand Hotel Salerno.Il Convegno  ha per tema: “Le origini mediterranee della Scuola Medica Salernitana”. E’ organizzato in collaborazione con il Centro Studi Hippocratica Civitas. La Segreteria Scientifica è composta da Mario Colucci (Consigliere dell’Ordine e Presidente di Hippocratica Civitas), Giovanni D’Angelo (vicePresidente dell’Ordine) e Giuseppe Lauriello (Primario Emerito Pneumologia e Storico della Medicina – Salerno).Obiettivo del Convegno è evitare l’affievolirsi della discussione sulle origini della Scuola, la cui storia può offrire un determinante contributo alla crescita della stessa città di Salerno e della sua cultura. Si parte dalla “Storia documentata” di De Renzi che propendeva per le origini laiche della Scuola e l’ipotesi del Puccinotti, che ne individuava le radici tra le mura benedettine dei monasteri medievali.

Autore dell'articolo: Marcello Festa