MENICHINI FA LA RIVOLUZIONE: A VERCELLI QUANTE NOVITA’!

Un nuovo modulo, una formazione inedita, diverse novità tra i titolari. Per la gara di Vercelli, ennesimo snodo di una stagione che concede sempre meno margini di errore, Leonardo Menichini medita una sorta di rivoluzione. Dopo aver adottato il 3-5-2 nelle ultime due esibizioni esterne – Perugia e Novara – ed aver schierato una squadra a trazione anteriore tra le mura amiche, per il match del Piola il tecnico toscano pare intenzionato a scegliere una via di mezzo. Il modulo di partenza sarà il 4-3-1-2 ma il trequartista scelto da Menichini è in realtà un mediano: toccherà ad Odjer giocare da vertice alto del rombo di centrocampo più per dare fastidio al playmaker avversario che per azionare il duo Coda- Donnarumma. Il ghanese giocò da finto “10” anche nel primo tempo della gara di Livorno, ma, nella ripresa, Torrente lo riportò nel suo ruolo naturale passando al 3-5-2. Per la gara di domani Menichini immagina un sistema di gioco elastico in cui Odjer dovrà essere l’ago della bilancia. Il ghanese dovrà alzare la linea del pressing, senza, però, trascurare di dare sostegno a Ronaldo, ex di turno, in rampa di lancio per un posto nel cuore del centrocampo. Il brasiliano è più bravo ad impostare che a rompere il gioco altrui e contro una squadra che fa del contropiede la sua arma migliore potrebbe trovarsi in difficoltà qualora dovesse essere esposto a situazioni di uno contro uno. Ecco perchè sarà fondamentale il lavoro di Odjer, ma anche quello dei due interni di centrocampo che, in realtà, sono due abituati a calcare le corsie laterali. Nalini ed Oikonomidis sono in vantaggio su Zito per le due maglie di mezze ali che dovranno muoversi a fisarmonica, allargando e stringendo la loro posizione a seconda delle fasi del match e dei movimenti di Odjer. L’assenza di Moro, insomma, ha determinato una sorta di rivoluzione tattica con diversi calciatori chiamati a cimentarsi in ruoli inediti o quasi. Oikonomidis, ad esempio, giocò da mezzala a Terni e, per la verità, non lasciò tracce importanti. Nalini, reduce dall’ennesima sosta ai box per infortunio, è potenzialmente un interno di buona qualità ma non è mai stato testato in maniera approfondita in questa posizione e non ha nemmeno la straripante condizione fisica di cui godeva nella passata stagione. Le incognite non mancano, ma Menichini ha riflettuto a lungo in settimana prima di tirare le somme e propendere per questa soluzione tattica. Il trainer granata cambia anche in difesa. Sulle fasce spazio a Colombo e Rossi, mentre al centro, il forfait di Bernardini, favorisce la conferma di Empereur e Bagadur, anche se il croato non è al top.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto