MENICO: IL MANICO NON SVOLTA

Bastano due calci piazzati per tarpare le timide ali della Salernitana. I granata non sanno più vincere. O forse non hanno mai saputo farlo. Sta di fatto che stavolta non ci sono molti alibi. Il pareggio di ieri sera con l’Entella è di quelli che lasciano tanto amaro in bocca. La squadra, trascinata da novemila cuori granata, è stata capace di ribaltare l’iniziale svantaggio di Troiano con Colombo e Bus. Poi, però, nonostante la superiorità numerica, la truppa di Menichini è riuscita a farsi male da sola. Una sorta di harakiri in piena regola. Quasi come se avesse avuto paura di vincere. Iacoponi di testa, proprio sulla sirena, ha fissato il risultato sul 2 a 2. Ancora un pareggio, il quarto su cinque gare della gestione Menichini che ancora non è riuscito a vincere una partita da quando è tornato sulla panchina granata.

Il tecnico ha confermato il 4-4-2 affidandosi ad un morbido turnover. La squadra ha spinto subito sull’acceleratore, provando a tenere i liguri nella propria metà campo. Ma sono venuti a galla pure i difetti cronici della rosa. Amnesie difensive, centrocampo lento e compassato ed egoismi gratuiti in attacco. L’undici di Aglietti ha tenuto botta, battendo cassa alla prima occasione. Sono bastati due calci piazzati per strappare un punto all’Arechi. Troiano sugli sviluppi di una punizione di Staiti ha sbloccato il risultato. Prima dell’intervallo, però, i granata hanno pareggiato i conti con Colombo, preferito inizialmente a Ceccarelli sulla corsia di destra. A inizio ripresa, sembra materializzarsi il sogno del ribaltone. Bus, all’esordio dal primo minuto con la maglia dell’ippocampo, realizza un eurogol sotto la sud. Il rumeno asfalta Pellizzer sulla tre quarti, dribbla Ceccarelli (sponda Entella) in uscita e di destro infila l’angolino basso. L’Arechi esplode di gioia. Effimera purtroppo. La squadra finisce la benzina e si sfilaccia: i giocatori peccano di egoismo e regalano troppe occasioni gratuite agli ospiti. Quando l’arbitro espelle Palermo dell’Entella sembra che i giochi siano fatti. E invece no. E invece capita che la formazione di Aglietti in inferiorità numerica riesca a trovare il gol del pareggio su una scellerata punizione causata dal Ceccarelli nostrano che viene ammonito (diffidato: salterà Cesena) e fa anche peggio perdendosi Iacoponi che ringrazia e incassa proprio all’ultimo minuto. In un attimo cala il gelo sull’Arechi. Coda potrebbe sbrinare immediatamente la situazione, ma il suo piattone destro dall’altezza del dischetto centra in pieno il portiere avversario. Finisce cosi. Con l’ennesimo pareggio che serve a poco per la Salernitana. Menichini è ancora a digiuno di vittorie ed i suoi numeri non sono poi così distanti da quelli del suo predecessore. Anzi. In cinque gare appena quattro punti conquistati, ben 10 gol al passivo (la media di due a partita) e cinque espulsioni a proprio carico. Se a questo si aggiunge che la squadra resta mestamente penultima in classifica il quadro è completo. E non è per nulla soddisfacente.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta