MIGRANTI: ORA L’ITALIA MINACCIA L’EUROPA

Nei primi sei mesi di quest’anno i migranti sbarcati sulle coste italiane sono il 14,42 per cento in più di quelli dello stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge dai dati del Ministero dell’Interno, che mostrano come dal primo gennaio i migranti sbarcati sono in tutto 73.380, contro i 64.133 del 2016. Numeri che, accompagnati all’indifferenza mostrata dall’Unione Europea, stanno inducendo il Governo Nazionale a prendere in seria considerazione l’ipotesi di negare l’accesso ai porti del nostro Paese alle navi cariche di migranti che battono bandiera non italiana. Il governo ha dunque alzato la voce, al culmine di un esodo infinito dalla Libia che negli ultimi giorni e ancora questa mattina al porto di Salerno, ha riversato sulle nostre coste oltre 12mima uomini, donne e bambini. Il primo passo con Bruxelles è già stato fatto: palazzo Chigi ha infatti dato mandato al rappresentante presso l’Unione europea, l’ambasciatore Maurizio Massari, di porre formalmente la questione con il Commissario per le migrazioni Dimitris Avrampoulos, un passo concordato anche con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella anche perché, “contemporaneamente” ai salvataggi e all’accoglienza, va garantita la “sicurezza dei cittadini”. La dead line non è ancora stata stabilita se dall’Europa non arriveranno risposte concrete entro breve termine, verrà dato ordine alla Centrale operativa della Guardia Costiera di non far avvicinare le navi ai porti. Il blocco inizialmente varrà solo per le navi delle Ong ma che non è escluso, proprio per ribadire la via di non ritorno intrapresa dall’Italia, che possa riguardare in futuro anche le imbarcazioni che operano sotto Frontex.

Autore dell'articolo: Marcello Festa