MODULO E CONDIZIONE: ALLA SALERNITANA LA SOSTA DOVRA’ FAR BENE

La sosta per le nazionali spezza il ritmo di un campionato che è partito azzoppato e che, forse, tra qualche giorno potrebbe avere un’altra fisionomia. Tuttavia, la pausa appare quanto mai opportuna per tutte le squadre che hanno inserito solo nelle battute finali del mercato dei tasselli, nella più parte dei casi, fra l’altro, alla ricerca ancora della forma migliore. La sosta è una benedizione per gli allenatori sia perchè potranno lavorare con più calma e riordinare le idee dopo una partenza quasi improvvisa, viste le tante incertezze della vigilia, sia perchè non dovranno affrontare gare ufficiali senza quei calciatori impegnati in giro per il mondo con le rispettive squadre nazionali. La Salernitana, nel caso specifico, aspetterà Jallow, impegnato col Gambia contro l’Algeria sabato prossimo nella speranza che la gara per le qualificazioni alla fase finale della Coppa d’Africa, in programma a giugno 2019 in Camerun, possa aiutare l’ex Cesena a mettere minuti nelle gambe e a progredire sul piano fisico. Come era fin troppo facile prevedere, nonostante i suoi sforzi ed i suoi allenamenti sulla sabbia ed in palestra, Jallow non ha svolto una normale preparazione estiva ed infatti Colantuono ha dovuto fin qui centellinarne l’utilizzo, dandogli spazio nella ripresa col Palermo e sostituendolo durante la gara di Lecce, nonostante la Salernitana dovesse rimontare. La condizione arriverà giocando e per un attaccante come Jallow, che fa della velocità la sua arma principale, sarà fondamentale l’aspetto atletico perchè, quando sarà al top, darà un’altra dimensione alla manovra granata che troverà profondità che per adesso sono rimaste quasi inesplorate. Per fortuna che Riccardo Bocalon è già al top tanto che resta il rammarico per non averlo visto in campo dal primo minuto col Palermo. Le prime partite servono anche a questo perchè gli allenatori devono avere tempo e modo di studiare ed anche, se si vuole, di sbagliare. La coppia Djuric- Vuletich sulla carta non convinceva ed è stata bocciata dal campo, anche se va detto che un apporto maggiore dagli esterni avrebbe potuto aiutare i due corazzieri. Colantuono ne ha preso atto ed a Lecce non ha impiegato l’argentino, preferendo puntare sui titolari d’elezione, cioè Djuric e Jallow, salvo poi ricorrere a Bocalon che, ora, vede concreta l’ipotesi di una maglia da titolare contro il Padova. E proprio la gara del 16 settembre con i veneti di Bisoli, che hanno quattro punti in classifica e sono passati indenni attraverso due derby da brividi con Verona e Venezia, è già un appuntamento che, se non ad una svolta, assomiglia ad una prova dai contenuti molto più densi. Ci sono due settimane per prepararsi, tempo necessario e sufficiente, si spera, per far sì che la condizione fisica migliori un po’ per tutti. Finora Colantuono ha scelto anche e soprattutto in base a questo, dalla gara col Padova dovrà farlo anche in virtù di considerazioni tattiche e di convinzioni personali nel senso che dovrà incidere sul gioco e sulla fisionomia della squadra. Da Lecce sono arrivati dei segnali che ora il tecnico dovrà interpretare: l’assetto con un centrocampista difensivo come Di Tacchio ed uno più ispirato come Di Gennaro è piaciuto e può essere un interessante tema tattico da sviluppare. Certo,  bisognerebbe sconfessare tutto quello che si è fatto finora perchè mercato e ritiro sono stati impostati per essere funzionali al 3-5-2, ma i moduli sono più o meno vincenti nella misura in cui i calciatori trovano la situazione ideale per esprimersi al meglio. Colantuono ha il polso della situazione ed esperienza da vendere. Saprà lui come gestire l’abbondanza di soluzioni anche a livello tattico. L’importante sarà la mentalità della squadra che, modulo a parte, dovrà riuscire a salire col baricentro per provare ad imporre il suo gioco. E la condizione fisica, per tornare a bomba, potrà fare la differenza.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto