MORTE CAMUFFATA NEL CANTIERE: IN CINQUE NEI GUAI

Cercarono di camuffare l’incidente ordinando agli operai di smontare il ponteggio per sostenere la tesi che si fosse accasciato a terra, facendo mettere in sicurezza l’area collocando le reti di protezione. È quanto sostiene il sostituto procuratore Elena Guarino nell’ambito dell’inchiesta che sta cercando di far luce sulla morte di Andrea Cuomo, operaio edile, vittima di un drammatico incidente il 2 dicembre del 2014. Il pm che ha riaperto l’inchiesta su richiesta dei faniliari dell’operaio deceduto ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini notificato a due costruttori, al direttore dei lavori, al titolare della Panorama srl che aveva commissionato le palazzine in corso di realizzazione in via Allende e ad un tenente colonnello dei carabinieri che nel giorno dell’incidente era nel cantiere ed oggi è accusato di non aver rivelato agli inquirenti quello che sapeva sulla dinamica dell’episodio e i tentativi di sviare le indagini. Le posizioni sono diversificate, i capi d’accusa vanno dall’omicidio colposo all’abuso edilizio, sino alla frode processuale e al favoreggiamento.

Autore dell'articolo: Marcello Festa