MORTE OPERAIO RUMENO, ANCORA POCO CHIARE LE CAUSE

Sarà necessario attendere l’esito dell’esame autoptico affidato al medico legale Zotti per chiarire le cause della morte di Georgiu Cristian, l’operaio rumeno di 36 anni morto mentre stava effettuando lavori di riqualificazione di un locale che doveva presto ospitare un pub rosticceria. All’ipotesi circolata subito dopo il tragico incidente avvenuto nel pomeriggio di ieri intorno alle 16 di una scarica elettrica che aveva folgorato l’operaio, si è affiancata dopo il primo esame esterno della salma anche l’idea che il 36 enne sia stato colpito da un malore fulminante. A nulla è valso il tempestivo intervento dei mezzi dell’Humanitas la cui sede operativa è situata proprio a pochi passi dal luogo dell’incidente sul quale stanno ora indagano i carabinieri. L’attività in ristrutturazione, una volta arrivato il magistrato di turno Maurizio Cardea, è stata subito posta sotto sequestro e sono state raccolte le prime testimonianze dei colleghi del 36enne morto. La loro iniziale difficoltà a testimoniare la presenza dell’operaio nel cantiere ha trovato oggi una giustificazione nel fatto che l’uomo lavorava a nero. Quello che hanno, infatti, già accertato i carabinieri che stanno indagando sulle cause del decesso è che il lavoratore non aveva un contratto in regola e che anche i lavori di ristrutturazione erano in corso senza le necessarie autorizzazioni. i militari stanno ora verificando la documentazione amministrativa in possesso della piccola ’impresa edile di Pontecagnano che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione. A piangere la morte del 36 enne la sua compagna ed il bimbo di 8 anni che dovranno attednere l’esito dell’autopsoa per porter dare l’ultimo saluto a georgiu

Autore dell'articolo: Marcello Festa