NESSUN PRIVILEGIO PER CONGREGHE E CONFRATERNITE –

Le sepolture, la tumulazione e l’esumazione spettano come da regolamento del Comune di Salerno alla Direzione e dei Servizi Cimiteriali che provvedono agli adempimenti amministrativi in materia di trasporti funebri, nonché alla gestione dei cimiteri, alla loro custodia e manutenzione. Nulla cambia se si tratta di tombe individuali o collettive, private o di congreghe o confraternite. Tutti pagano allo stesso modo per gli stessi servizi cosi’ come per gli allacci della luce ed i successivi canoni annuali. non c’è alcun utilizzo improprio di servizi interni. All’indomani degli interrogativi sollevati dal consigliere comunale di

Salerno di Tutti Gianpaolo Lambiase su possibile zone speciali ed un potenziale giro d’affari gestito dalle confraternite o congreghe religiose, di fatto “proprietarie” all’interno dell’area cimiteriale di edifici che contengono oltre 2.000 loculi che vengono direttamente “concessi” ai parenti dei defunti in cambio di circa 4.000 euro a loculo, facendo una ricerca tra gli archivi storici del comune si arriva a chiarire alcuni aspetti del camposanto di Brignano.
La storia ci riporta agli anni della prima guerra mondiale quando i defunti erano seppelliti nel rione Fuso, l’area che oggi viene circoscritta dal liceo Tasso allo stadio Donato Vestuti. Nel 1915 con un atto del notaio Renato Casalbore il comune di Salerno espropria il terreno di proprietà dell’Arciconfraternita della Madonna del Carmelo di piazza Casalbore e per perequazione attribuisce dei suoli nel costruendo cimitero di Brignano.
Oggi nel camposanto si contano diversi edifici e cappelle funerarie in uso alle confraternite generalmente, enti ecclesiastici. Prima fra tutte la Prima e la Seconda Cappella dell’Arciconfraternita della Madonna del Carmelo, poi gli edifici e le cappelle della Confraternita di S. Bernardino, Confraternita di San Filippo Neri , la Confraternita dell’Addolorata, la Confraternita di San Giuseppe, e non ultimo l’edificio della diocesi di Salerno , il Capitolo Primaziale Metropolitano.
Le congreghe, che gestiscono i propri edifici-mortuari gestiscono autonomamente i servizi di pulizia all’interno delle strutture ma per ciò che riguarda pulizia dei viali alberati, illuminazione ed altro sono considerate alla stessa maniera di chi è proprietario di cappelle di famiglia private, non essendo regolamentata alcuna tassa per i rifiuti per i proprietari delle tombe.

Autore dell'articolo: Barbara Albero