NICOLA FA LE PROVE, MA BRADARIC SI FERMA –

E’ vero che tra le prove di campo e le scelte di fine settimana c’è una sottile differenza, ma, limitandosi a ciò che si stava vedendo sul prato dell’Arechi, sembrava indicativa la presenza di Bradaric a sinistra e di Mazzocchi a destra nelle esercitazioni tattiche di questa mattina. Quasi sul finire della seduta, però, ecco il contrattempo che potrebbe aver rovinato i piani ed indirizzato le scelte di formazione: Bradaric ha avvertito fastidio al ginocchio dopo aver calciato e si è prontamente fermato per un consulto lampo sul campo. Il terzino ha provato a saggiare le condizioni del suo ginocchio dopo qualche minuto, ma non ha avuto risposte incoraggianti. Almeno, questo è sembrato visto che si è diretto mestamente negli spogliatoi. Ora per lui potrebbero esserci esami strumentali per capire l’entità del problema. A questo punto appare quanto meno in dubbio la sua presenza tra i convocati. Si aspetta, comunque, la giornata di domani per capire e sciogliere la riserva. Fino a quel momento, Nicola aveva insistito su Candreva mezzala destra e Coulibaly interno sinistro, in alternanza rispettivamente con Vilhena e Kastanos. In mezzo Radovanovic e Bohinen si alternavano come direttori d’orchestra. Lavoro differenziato per Maggiore ed anche per Dia che, però, ha dato l’impressione di voler accelerare. Il senegalese potrebbe tornare in gruppo domani e far parte dei convocati. In attacco la certezza sembra Bonazzoli. Botheim è carico ed ha anche esulato sotto la Sud dopo un rigore trasformato con tanto di cucchiaio. Piatek ha voglia di riscatto e garantisce esperienza. Il polacco dovrebbe affiancare Bonazzoli come accaduto col Verona. In difesa qualche spunto interessante dall’allenamento odierno è arrivato. Gyomber e Fazio sono i pilastri laterali del terzetto arretrato che al centro vedrà una colonna giovane: Daniliuc ha dimostrato di avere grande personalità ed è reduce da tante partite di fila giocate dal primo minuto, ma alle sue spalle scalpita Lovato. L’austriaco si esalta quando può duellare di fisico con una prima punta spigolosa, ma potrebbe trovarsi meno bene contro un giocatore agile e portato a svariare su tutto il fronte offensivo. La Lazio avrà al centro del tridente Felipe Anderson, non certo un colosso. Ecco perché Lovato potrebbe essere una sorpresa, ma fino ad un certo punto. Domani la rifinitura e poi la lista dei convocati.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto