NO IMPIANTI? NO TITOLI. SALERNO SENZA STRUTTURE

Oltre due anni fa fu presentata la Cittadella dello Sport che doveva sorgere sulle ceneri del cantiere del palazzetto in zona stadio Arechi abbandonato dal 2008. Oggi è ancora tutto fermo al palo. Così come un po’ tutta l’impiantistica sportiva a Salerno. Un problema atavico. Una carenza di strutture per la gran parte delle discipline agonistiche cittadine che si riverbera anche e soprattutto sulla pratica delle stesse e sui risultati in ambito locale e nazionale. Senza voler riavvolgere troppo il nastro basti pensare alle esperienze di alcune realtà costrette a migrare in provincia per disputare competizioni nazionali o addirittura europee. Basti pensare a quando la Roller, gloriosa società di hokey su pista, fu costretta a trasferirsi al PalaSele di Eboli per disputare una competizione europea. Ed ancora alla Salernitana di calcio a cinque femminile che gioca nel palazzetto dello sport di Pontecagnano, al sogno puntualmente disilluso di portare la coppa Davis di tennis in città, ad una squadra di Basket, ultima in ordine di tempo la Renzullo, costretta a giocare a Matierno in un impianto – il PalaSilvestri – che non può ospitare eventualmente la serie A2 che si sta giocando attraverso i play off e che domani sera rischia di essere costretta a giocare a addirittura a porte chiuse per problemi di agibilità dello stesso impianto. Insomma un quadro desolante. A tal punto che il celebre urlo di Edvard Munch sarebbe quasi poca cosa. E pensare che nonostante tutto ci sono realtà come la Jomi Salerno che riescono comunque a vincere e primeggiare a livello nazionale. Dovesse giocarsi la Champions a Salerno, però, anche la squadre del presidente Pisapia sarebbe costretta a declinare la prestigiosa chance. Ironia della sorte un grido di preoccupazione e di disperazione lo aveva lanciato proprio Nello Talento, membro della giunta nazionale del Coni e braccio destro del presidente Malagò, in occasione della presentazione della squadra all’inizio di una stagione che avrebbe portato allo scudetto per le ragazze della Jomi. “Malagò ‘sbava’ all’idea di creare questa struttura – diceva Talento riferendosi alla Cittadella dello Sport – vorrebbe portarvi eventi e squadre nazionali. Ma ad ora è tutto bloccato nelle lungaggini burocratiche degli uffici comunali”. Ironia della sorte, in quell’occasione era presente anche l’assessore allo sport, Angelo Caramanno che fu spesso stuzzicato da Talento a “darsi una mossa”.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta

1 commento su “NO IMPIANTI? NO TITOLI. SALERNO SENZA STRUTTURE

    Mario Siano

    (Novembre 5, 2018 - 2:46 pm)

    Far costruire un Palazzetto, degno di tale nome, a Salerno , credo che sia di una semplicità estrema.
    Basta dire che serve per fare allenare la U.S. Salernitana Calcio durante giornate fredde o piovose o giornate che possano intaccare la salute dei calciatori stessi. Solo in quel caso vedrete che assessori Sindaco e il grande Mangiafuoco De Luca s’impegneranno a costruire un Palazzetto che possa servire a Loro e in qualche occasione a quelli che fanno Basket Pallavolo e tutti gli altri sport cosiddetti sport minori.

    PS: il campo Volpe per gli allenamenti fu costruito in poco tempo …se non erro.

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