Nelle sale da appena quattro giorni, il film del regista Massimiliano Bruno “Non ci resta che il crimine” – un cast importante con Alessandro Gassmann, Gianmarco Tognazzi e Marco Giallini – ha già provocato polemiche e prese di posizione per una frase in cui si parla della “mozzarella contaminata di Caserta”. Spettatori perplessi nel capoluogo della Reggia all’uscita dai cinema, e ovviamente anche il Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop è intervenuto, dopo aver ricevuto segnalazioni da soci e normali cittadini. E’ Giallini a pronunciare la frase, “non ci resta che vendere la mozzarella contaminata di Caserta”. “Una battuta che rappresenta un falso storico e un’offesa inaccettabile” la definisce il presidente del Consorzio Domenico Raimondo. “Per questo abbiamo già incaricato i nostri legali di mettere in campo le azioni necessarie a tutela dei produttori, ma anche a difesa di una terra ingiustamente martoriata”.
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